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La carriera di Laura Pausini deve tutto al padre Fabrizio, protagonista di The Voice Senior

Protagonista di The Voice Senior, Fabrizio Pausini è stato il mentore e primo fan della figlia Laura che negli anni non ha smesso mai di ringraziarlo.
A cura di Redazione Music
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Ripercorrendo a ritroso la carriera e le dichiarazioni di Laura Pausini salta agli occhi quanto la cantante – ormai una delle star di fama internazionali del nostro Paese – debba a suo padre. Non manca mai di sottolinearlo, Laura Pausini, durante le interviste, quando ripercorre i suoi primi anni, anche quando ritira premi internazionali importanti e torna sempre col pensiero a Fabrizio, il suo mentore, colui che il grande pubblico ha conosciuto anche grazie a The Voice Senior dove il cantante e musicista si è presentato per la seconda serata di blind auditions, presentando "Ed io, tra di voi", successo di Charles Aznavour che ha fatto girare tutti e quattro i giudici.

La prima a voltarsi è stata Loredana Bertè, seguita da tutti gli altri, che hanno assistito, chi cantando a bassa voce e chi no, all'esibizione di Fabrizio Pausini che alla fine ha scelto di continuare l'avventura con Gigi D'Alessio. Convinto dai tre nipoti, Matteo, Cecilia e Paola, Pausini è cantante e bassista e diplomato in fisarmonica e alla fine, nonostante l'insistenza di Bertè ha scelto di continuare il percorso con il cantautore napoletano, più vicino, ha spiegato, alla sua sensibilità e al suo percorso. È stato proprio Fabrizio a indirizzare la figlia alla musica, portandola con sé quando girava per pianobar con il suo repertorio classico e convincendo la figlia a poter avere una carriera musicale. Laura, però, non avrebbe mai immaginato quello che sarebbe successo, anzi. In un'intervista del 2013, presentando il suo Greatest Hits per i 20 anni di carriera, infatti, spiegava: "Il mio sogno era fare la cantante di pianobar, che speravo di fare nel ristorante vicino casa perché avevo paura di andare fuori. Fuori dal paesello, non dall'Italia".

La cantante racconta che cantando sempre insieme la coppia era ormai solida e che un giorno a furia di suonare col padre ogni sabato e domenica il gestore di un locale di Cervia impose a Fabrizio Pausini la presenza fissa di Laura. Fu sempre il padre a porre le basi anche della sua conoscenza musicale facendole ascoltare artisti come Charles Aznavour (che avrebbero conosciuto e con cui la cantante avrebbe collaborato) ma anche Frank Sinatra, Etta James e Sarah Vaughan che hanno posto la base per la sua formazione; artisti che, comunque, Laura ha mischiati ai suoi di ascolti, che andavano da Claudio Baglioni, Lucio Battisti, Vasco Rossi, tra gli altri. In un'intervista al giornale spagnolo La Vanguardia disse che del padre aveva preso "follia, sogno e avventura".

In un post su Instagram in occasione del compleanno del padre, Laura Pausini scrisse: "Tu non solo mi hai insegnato a cantare, a viaggiare, a fare sacrifici per la musica e a essere una professionista disciplinata, soprattutto mi hai dimostrato quanto sia bello avere un babbo buono, educato, divertente, sognatore e un po’ matto come te. Non potrei immaginare la mia vita di oggi senza aver avuto te come esempio". E per questo non sorprende che ritirando il Premio Lo Nuestro, nel 2019 lo abbia dedicato proprio a lui: "Dedico questo premio alla carriera ricevuto ieri notte a Miami a mio babbo Fabrizio Pausini. Perché devo tutto a lui, ai suoi consigli, ai suoi insegnamenti, alla disciplina che mi ha trasmesso negli anni, al suo essere un uomo buono e unico, amante della musica e non per forza del successo. Io volevo essere come lui, una cantante di piano bar (possibilmente in romagna così la notte potevo tornare a dormire a casa) E non importa davvero se invece che in un ristorante oggi io posso viaggiare il mondo (questo era davvero impossibile da pensare e desiderare per me, nata in un piccolo paese nella campagna romagnola)".

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