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Jovanotti, a grave rischio la data di Vasto: “Valuteremo le criticità” dicono gli organizzatori

“Valuteremo le criticità” dichiarano gli organizzatori del Jova Beach Party per la tappa di Vasto. Il tour sulle spiagge italiane che vede protagonista Jovanotti ha scatenato una serie di polemiche, e anche il prefetto di Chieti non ha garantito il suo svolgimento: “Il concerto è a grave rischio, ma non è una novità di oggi”.
A cura di Redazione Music
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Jovanotti (ph Michele Luganesi)
Jovanotti (ph Michele Luganesi)

Non si placano le polemiche da fin da prima dell'inizio accompagnano il Jova Beach Party, il concerto sulle spiagge che il cantante sta portando in giro per l'Italia e che stasera è a Cerveteri. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, sia per quanto riguarda la situazione ambientale e l'impatto sull'ecosistena naturale delle location individuate per suonare che per i volontari richiesti per aiutare a tenere pulite le spiagge, questa volta è il Prefetto di Chieti a mettere in dubbio il normale svolgimento del concerto previsto per il prossimo 17 agosto a Vasto, dove sono previste circa 30 mila persone. Ci sarebbero problemi logistici ha affermato il Prefetto a cui ha prontamente risposto il produttore del Jova Beach Party, spiegando che auspica un incontro per dirimere qualsiasi problematica.

Le criticità per il concerto a Vasto

Al termine della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Chieti, Giacomo Barbato, infatti, sono emerse delle criticità che mettono in dubbio lo spettacolo dal momento che i pareri espressi sul Piano di sicurezza sono negativi, soprattutto per quanto riguarda la chiusura della Ss 16, che dovrebbe essere trasformata in parcheggio per gli autobus, così come le difficoltà sarebbero anche per la spiaggia, troppo vicina alle abitazioni: "Il concerto è sicuramente a rischio – ha detto Barbato – a grave rischio, ma non è una novità di oggi". Pare, infatti, che le criticità siano state fatte presenti già qualche settimana fa: "Oltre che per l'inidoneità dei luoghi legata al fosso – continua il prefetto – si può chiedere il 17 agosto, sabato, bollino rosso, di chiudere la statale Adriatica per consentire la sosta di chi deve venire? E in autostrada A14 che succede? Spacchiamo l'Italia in due? Concettualmente ci sono impossibilità realizzative, stante la situazione com'è".

"Jovanotti non conosce i problemi"

Il Prefetto ammette di parlare anche in quanto fan del cantante, chiedendogli se sappia veramente quali criticità provoca la scelta di suonare a Vasto: "Secondo me non lo sa perché io sono convinto che, se Jovanotti e il suo manager, quelli più vicini a lui, l'avessero saputo, avrebbero detto ‘dobbiamo farlo in un luogo idoneo'. Jovanotti è il primo ad avere amore dei suoi fan e se c'è un minimo di rischio per i suoi fan, è lui che deve dire che il concerto non lo fa" spiega Barbato che aggiunge: "Se si inventa una cosa importante per sensibilizzare i nostri ragazzi e quelli più grandi in termini ambientali e lo fa in questa maniera e va benissimo, perciò sceglie la spiaggia". Proprio per quanto riguarda i temi ambientali, nei giorni scorsi si è scatenata una polemica che ha coinvolto anche il Wwf, partner dell'evento, che a Fanpage.it ha difeso la scelta di accompagnare Jova in questo appuntamento: "Con Jovanotti rendiamo popolare il tema delle plastiche".

La risposta di Jovanotti

La risposta del cantante arriva per bocca di Maurizio Salvadori, produttore e organizzatore di tutti i live di Jova: "Sono mesi che lavoriamo al progetto di Vasto e, così come in ogni spiaggia, con il supporto di ingegneri tecnici del territorio, abbiamo presentato un progetto il più dettagliato possibile. Come dice il prefetto Giacomo Barbato, anche per noi la sicurezza del pubblico è il primo inderogabile elemento di attenzione". All'Ansa, Salvadori spiega che "fino ad ora tutte le Commissioni delle località da cui è transitato il Jova Beach Party si sono complimentate per la professionalità e la precisione dei piani di lavoro presentati. Cercherò quindi, domani stesso, di prendere contatto con la prefettura per fissare un incontro nel più breve tempo possibile, compatibilmente con la disponibilità del prefetto, per analizzare le possibili criticità del progetto che non hanno convinto le autorità e per rapportarmi direttamente con i suoi uffici". Resta il problema dei biglietti venduti, che dovrebbero essere circa 30 mila e non i 40 che si leggono in giro: "La nostra organizzazione ha messo in vendita un numero di biglietti prudenziale rispetto alla possibile capienza che sarà sempre e comunque assegnata dalla prefettura, a progetto approvato. Infatti, non corrisponde a verità che siano già stati venduti 40mila biglietti, la cifra reale è inferiore ai 30mila".

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