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Jova Beach Party, critiche per code e Token, Jovanotti si scusa: “Le cose miglioreranno subito”

Il Jova Beach Party è partito da Lignano Sabbiadoro, dando il via a un vero e proprio esperimento live che ha visto protagonista Jovanotti e i suoi tanti ospiti che si sono esibiti davanti a oltre 40 mila spettatori. All’entusiasmo ha fatto da contraltare anche qualche polemica sull’organizzazione con lunghe code, Token non rimborsabili e cibo terminato.
A cura di Redazione Music
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Jova Beach Party (crediti Michele Lugaresi)
Jova Beach Party (crediti Michele Lugaresi)

Il Jova Beach Party è partito da Lignano Sabbiadoro lo scorso 6 luglio: decine di migliaia di persone si sono riunite in spiaggia per ascoltare Jovanotti e i suoi ospiti e poter far parte di questo esperimento unico nel suo genere nel nostro Paese, un vero e proprio esperimento live che, ovviamente, va ancora rodato e che a un enorme entusiasmo ha anche avuto il contraltare di non pochi problemi, soprattutto per quanto riguarda il cibo (poco) e i Token, ovvero i gettoni che servono ad acquistare all'interno dell'area e che non sono rimborsabili. Udine Today e Il Messaggero Veneto avevano segnalato come alcuni fan del cantante si fossero lamentati di questi problemi sui social, riportando alcune voci critiche nei confronti di file lunghissime, prodotti terminati già alle 20.

Jovanotti, code e token i problemi del concerto

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Jovanotti e gli organizzatori hanno ammesso i problemi del Jova Beach Party con due status sui social, spiegando che faranno di tutto per rimediare nei prossimi giorni. La Trident, società che organizza il Jova Beach Party, infatti, già nella serata di ieri aveva elogiato alcuni aspetti logistici, soffermandosi anche sulle problematiche, però: "Lignano Sabbiadoro ha risposto meravigliosamente. In termini di viabilità e di traffico, tutto si è svolto nella più assoluta normalità e l’entrata e il deflusso è stato veloce e ordinato. Anche dal punto di vista della balneazione, tutti coloro che hanno desiderato fare un bagno hanno potuto immergersi in acqua nella massima sicurezza garantita dall’organizzazione e dalle autorità competenti. Ci sono state purtroppo lunghe code alle casse dei Token e per il food and beverage, la cui richiesta è stata evidentemente sottostimata. Trident si scusa per i disagi e sta già provvedendo a incrementare le casse per il cambio dei token e i punti di ristoro". Le cose potrebbero migliorare già nei prossimi giorni, dal 10 luglio quando la macchina organizzativa si sposterà a Rimini: "JBP è una novità e dal punto di vista organizzativo non ha precedenti – si legge ancora nella nota -. Con la data di Lignano Trident Music ha preso contezza di alcuni aspetti che saranno sicuramente migliorati già dalla prossima tappa del 10 luglio a Rimini Terme".

La risposta di Jovanotti

Anche il cantante ha voluto, però, dire qualcosa sia sugli aspetti positivi ma anche sulle critiche dei presenti: "Abbiamo iniziato insieme un viaggio vero dove ognuno che partecipa porta una parte di se e va via con un parte di tutti, e quando succede questo credetemi vuol dire che siamo in zona ‘figata massima'. Ho chiesto a chi organizza le cose logistiche di migliorare già a Rimini le cose che non hanno funzionato (troppe file ai bagni e ai truckfood e cibo e drink esauriti troppo presto e altre cose da sistemare)".

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