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J-Ax: “Le tragedie come quelle di Corinaldo non dipendono dalla trap”

È stato un J-Ax senza peli sulla lingua quello che durante il programma di Radio Due “Alza la radio” – arrivato alla terza puntata -, condotto da Nek e Andrea Delogu si è scagliato contro gli adulti che non capiscono e di conseguenza criticano i nuovi generi musicali. Il riferimento è alle polemiche scatenate dopo la tragedia di Corinaldo.
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A cura di Redazione Music
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È stato un J-Ax senza peli sulla lingua quello che durante il programma di Radio Due "Alza la radio" – arrivato alla terza puntata -, condotto da Nek e Andrea Delogu si è scagliato contro gli adulti che non capiscono e di conseguenza criticano i nuovi generi musicali e i testi degli giovani cantanti, soprattutto quelli trap e rap. Incalzato da una domanda della conduttrice, che faceva proprio riferimento alle polemiche dopo la tragedia di Corinaldo in cui sono morte sei persone che erano andate a vedere una serata in cui era protagonista Sfera Ebbasta e sono state colpite da un fuggi fuggi, che ha portato per settimane i media a trattare l'argomento trap, spesso con molta superficialità.

L'eterna lotta tra giovani e adulti

"C'è voluta una tragedia perché certe persone che dovrebbero fare questo di lavoro si andassero a leggere i testi trap che poi dicono le stesse cose della musica rap da 30 anni – ha detto il cantante milanese -. È sempre la questione dei vecchi che dicono ai giovani che la loro musica fa schifo come ai loro tempi gli è stato detto dai vecchi di allora. È una schifezza, io sono per l'assoluta libertà di espressione artistica ed è assurdo da parte delle radio non passare artisti che hanno un favore di popolo incredibile, e non è solo assurdo ma anche antidemocratico e poco meritocratico. Vorrei citare Gaber: ‘I vecchi bisogna ammazzarli da bambini'".

Una tragedia che non dipende dall'artista

Il cantante a questo punto fa direttamente riferimento a Corinaldo, appunto e soprattutto alla paranoia che si è scatenata successivamente: "La reazione della stampa è stata vergognosa, incolpando l'artista in questione, poi il genere. È stata una vigliaccata, quella è stata una disgrazia che poteva succedere anche ad un concerto rock, come è già successo in passato, o a uno pop. I ragazzi che scrivono trap, quelli bravi, parlano di cose che esistono. La cosa incredibile è che se esiste la droga, se esiste un comportamento sessuale scorretto, la colpa non è dei ragazzini che le scrivono nelle canzoni, la colpa è degli adulti che hanno creato una società con queste disfunzioni. Prendersela con i ragazzi è da vigliacchi. Viva la trap quella originale, viva Sfera Ebbasta, viva Ghali, che facciamo il loro percorso ed è giusto che arrivino e facciano terra bruciata di quello che c'era prima perché se questo è il modo che hanno gli adulti di reagire a questa cosa si meritano la fine".

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