Indagato il manager delle star Salzano: “Minacce e ritorsioni per l’organizzazione di concerti”

Il manager delle star delle star Ferdinando Salzano finisce sotto inchiesta. A riportarlo è La Stampa, attraverso la denuncia della manager Valeria Arzenton, che lo accusa di minacce e ritorsioni e di avere un abuso di posizione. Salzano, titolare della Friends&Partner, è di fatto un gigante del mondo dello spettacolo contemporaneo e tutela gli interessi di un'enorme quantità di artisti tra i più quotati del Paese, da Claudio Baglioni  a Antonello Venditti, passando per Zucchero e Ligabue, Biagio Antonacci, Gianna Nannini, Gigi D’Alessio, Emma Marrone, Elisa, il Volo e tanti altri.

Le inchieste di Striscia sul Festival di Sanremo

Dopo essere finito al centro delle inchieste di Striscia La Notizia in relazione a una presunta posizione dominante sull'organizzazione degli ultimi due Festival di Sanremo targati Baglioni, Salzano si trova accusato di presunte minacce e ritorsioni nei confronti della Zed, società che a Nordest organizza e promuove spettacoli e gestisce alcuni palasport che ospitano concerti e spettacoli di grandi artisti. La procura di Padova ha inserito nel fascicolo Salzano e due collaboratori, indagati per reato di violenza privata.

Le accuse a Salzano

Nello specifico, il cuore dell'indagine si basa su fatti dell'ottobre 2018, e in particolare all'organizzazione di un concerto di Alessandra Amoroso, nell'ambito del quale si sarebbero verificate le minacce di Friends & Partner nei confronti di Zed. Stando al materiale raccolto dagli inquirenti, la società di Salzano pretendeva di utilizzare la Kioene Arena (con cui la Zed ha una convenzione) intestandosi la fiscalità dell’evento e obbligando di fatto gli imprenditori locali a sottostare alle sue condizioni, nonostante fossero loro gli ospiti. L'oggetto della minaccia sarebbe stato quello di non pagare un debito pregresso di 313mila euro. 

La cancellazione di 14 concerti

Tra le condizioni imposte da Salzano, oltre alla data dell'evento, anche le condizioni organizzative dello stesso, a cominciare dal canale di vendita dei biglietti. Zed infatti aveva deciso di vendere biglietti anche attraverso il circuito TicketMaster, ma attraverso una mail dell'ottobre 2018 la società di Salzano imponeva il proprio diktat – "Nessun biglietto può essere venduto online, solo TicketOne ha questo diritto per i nostri concerti" – commettendo una potenziale estorsione e andando oltre quelle che è il ruolo del manager dell'artista, che in teoria vende unicamente il pacchetto del concerto. Il dissenso avrebbe portato alla cancellazione di quattordici date previste (tra cui Elisa, Gigi D’Alessio, Il Volo, Fiorella Mannoia, Nek, Modà, Ficarra e Picone, Panariello).

Salzano: "Sappiamo tutto, abbiamo fiducia nella giustizia"

Il fascicolo è gestito dal pubblico ministero Valeria Spinosa, che ha acquisito come materiale d'indagine i nastri delle interviste registrate dal tg satirico Striscia la notizia e mai andate in onda per la mancata dell’autorizzazione degli intervistati. Agcom nel frattempo ha aperto "un’istruttoria per abuso di posizione dominante, con l’aggravante di minacce, ritorsioni e boicottaggio". La Stampa riporta anche una dichiarazione di Salzano, che respinge le accuse e dice di avere fiducia nella giustizia. L'avvocato Francesco Isolabella non fa dichiarazioni, sottolinenando vi sia l'obbligo di riserbo in relazione a un'indagine in corso.