Il testo e il significato del 64 Bars di Fabri Fibra: il ritorno del rapper prima del Caos
Fabri Fibra torna con 64 barre prodotte da Zef, poco prima dell'uscita del suo nuovo album "Caos" che sarà pubblicato il prossimo 18 marzo. Prima, però, uno dei veri padri del rap italiano ha deciso di uscire con un inedito che fa parte del progetto 64 Bars di Red Bull, canzone che inaugura anche il loro nuovo canale Youtube dedicato alle novità. Il format – che in passato ha visto cimentarsi tantissimi tra i rapper più conosciuti del panorama italiano – è un invito a nozze per Fibra che del rap italiano ha prima disfatto e poi riscritto la Storia e lo ha fatto con la sua capacità, quasi unica nel panorama, di raccontare storture del Paese e della scena con sarcasmo e sostanza. Facendo incazzare sempre qualcuno.
Il significato del 64 Bars di Fabri Fibra
Sono stati anni in cui Fibra è scomparso senza mai scomparire veramente. Collaborazioni, tante, inediti suoi, uno, ovvero "Come mai" con Franco 126 per celebrare la raccolta "Il tempo vola 2002-2020" e chiudere la sua esperienza in Universal) e adesso l'annuncio dell'album, a cinque anni dal successo clamoroso di "Fenomeno". "64 barre. Mic check, mic check. Bella Zef, qui chi c’è… Che fine hai fatto Fibra?" dice Fibra prima di cominciare a rappare e a immergere il pubblico nel suo mondo. Dentro, infatti, ci sono i suoi riferimenti musicali (da MacMiller a Colle der Fomento e Onda Rossa Posse), citazioni – neanche tanto – nascoste come il "Fatti un giro nel quartiere" di Marra che riprende gli Articolo 31, il suo pensiero della scena e del pubblico contemporaneo ("Il quindicennе ascolta Fibra e dice: ‘Chi è?', che non sente dire ‘Gang' e nemmeno ‘Eskere'), l'infinito rimando alla sua carriera e alle sue scomparse, name dropping e l'amore per il racconto. Quest'ultimo è una sorta di meta testo: Fibra, infatti, scrive un racconto di sei parole ("Ti descrivo una scena con sei parole: ‘Sperava che la pistola s‘inceppasse') così come fece Ernest Hemingway, citato nella barra precedente, a cui è attribuito il più bel racconto mai scritto con meno parole (sei): "For sale: baby shoes, never worn" (ovvero "Vendesi: scarpine per neonato, mai indossate"). Bentornato Fibra, aspettiamo il Caos.
Il testo di Che fine hai fatto Fibra
Mi sono disintossicato dalla marijuana
Il diavolo ha il mio numero e ogni giorno mi chiama
Mi dice che dovrei ricominciare con le droghe
Perché nessuno mi cerca e nessuno mi vuole
Ma se Dio non esiste, l'inferno è una bugia
Non cancelli i peccati se ripeti Ave Maria
Lei sogna di far la modella come ogni ragazza
Che già si vede in copertina piena di Grazia
Sul palco non mi mancano le rime
Rap Diablo, quanto mi manca Mac Miller
Sulla base è solo questione di stile
Tu c’hai sempre da ridire, fai riderе, Ben Stiller
Il quindicennе ascolta Fibra e dice: “Chi è?”
Che non sente dire “Gang” e nemmeno “Eskere”
Non credeva in Dio, invece adesso dice "Dio c'è"
Sbatto il cazzo in faccia a questa scena come ha fatto Gué
Flow da urlo, frate' non fare il furbo
Te l’ho già detto, coi soldi io mi ci masturbo
Volto cupo, ma basta parlare di soldi, sono stufo
Come se nella vita fossero tutto
Ma se non parli di soldi poi non c'è gusto
E se non parli di armi poi non fai brutto
Vorrei parlarti di viaggi nel tempo
Andare indietro cinquant'anni e farmi un acido a Woodstock
Mischio consonanti con vocali
Elettra Lamborghini dentro una Ferrari
Fame di sapere tanta, cresciuto nei Novanta
Ascoltavo i Public Enemy con gli Anthrax
Conservo in testa ogni fottuto momento
Indelebile 94 per fare un esempio
Il mio primo live dei Colle Der Fomento
Ho il vinile originale di Batti Il Tuo Tempo
Fatti un giro nel quartiere
Mi ascolta pure il panettiere
Potevo fare il ragioniere
Perché la vita è dare e avere
La scena senza Fibra non spacca
Due rime e ti mando il cervello in pappa
Cresciuto ascoltando 2Pac fra'
Però mi piace se mi chiami Big Poppa
La gente è pazza, prima ti chiede una foto
Poi la posta sul profilo e lascia un commento sotto
Tipo: “L'ho beccato in giro ma nemmeno lo ascolto
Meglio se beccavo Sfera che è pure più famoso”
Sono sempre nervoso, fammi fumare
Uccido rapper da vent'anni ma non sono un criminale
Vi organizzo il funerale
Dopo 64 barre servono 64 bare
Fine! Non c'è mai fine
Per colpa vostra guarda che mi tocca dire
Tra mille sfighe e mille sfide
Comunque vada sai che la mia penna scrive roba tipo:
Tu chi sei? Vinco a mani basse
Hemingway fuori da ‘ste casse
Ti descrivo una scena con sei parole:
“Sperava che la pistola s‘inceppasse”
Fibra non è per tutti
Mi dispiace frate' se non l’hai capito
Ognuno c’ha i suoi gusti
Questa è la musica con cui vorrei essere ucciso
Faccio l'ultimo giro, con ghiaccio per me
Non mi prendere in giro, ti sciaccio, patè
Sono il meglio a fare il rap, sai perché?
Perché la Red Bull per questa mi ha pagato più di te