107 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il soprano Pretty Yende: “Maltrattata in aeroporto per motivi razziali”

La famosa cantante lirica sudafricana, diplomata alla Scala e attesa in Italia a luglio, denuncia il trattamento che avrebbe ricevuto durante un fermo di varie ore nell’aeroporto di Parigi: “Mi hanno trattenuta, spogliata e perquisita, trattandomi come una criminale e facendo commenti razzisti”.
A cura di Valeria Morini
107 CONDIVISIONI
Immagine

"Ora so cosa si prova a essere letteralmente in prigione. Oggi mi hanno trattenuta e trattata come una criminale. Ho rischiato di perdere la mia esibizione". Fermata per ore al controllo doganale all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, minacciata di un trasferimento in un hotel carcerario: a denunciare il trattamento ricevuto è Pretty Yende, soprano di fama internazionale. La cantante lirica sudafricana ne ha parlato sui suoi social, ottenendo un'eco globale su quanto sarebbe successo in Francia.

Il racconto di Pretty Yende

"La brutalità della polizia è reale per chi è come me", ha scritto su Instagram, "Sono una di quelli molto fortunati ad essere viva per vedere la giornata di oggi nonostante il maltrattamento e l'oltraggiosa discriminazione razziale e la tortura psicologica e i commenti razzisti molto offensivi in un Paese a cui ho dedicato così tanto del mio cuore (…). Hanno preso tutte le mie cose, compreso il mio cellulare, e mi hanno detto di annotare i numeri di telefono della mia famiglia e dei miei amici più stretti per chiamare con un telefono fisso che avevano nella cella, hanno detto che mi avrebbero portato in un "hotel prigione", mentre mi guardavano come se fossi una delinquente". L'ufficiale di polizia l'avrebbe trattata a tutti gli effetti come una prigioniera: "Sono stato spogliata e perquisita come una criminale e messa in una cella sul terminal 2B del controllo doganale presso il Charles de Gaulle di Parigi. Faceva freddo lì dentro, all'inizio non c'era luce, era freddo e grigio e mi hanno lasciato lì da sola con il telefono fisso e un foglietto che mi hanno dato per scrivere i numeri di telefono di quelli che potevo chiamare. La maggior parte di loro ha rifiutato di parlare con me in inglese, c'erano più di 10 agenti di polizia che potevo sentire parlare e ridere".

Il problema dei documenti

La Yende ha poi precisato in un ulteriore post di non essere stata "brutalmente interrogata e torturata fisicamente", ma di aver comunque vissuto una delle "esperienze oltraggiose e disumane" che le capita di subire spesso, per lo più per motivi razziali. Pare che il fermo in aeroporto sia stato dovuto all'assenza della documentazione necessaria: avrebbe avuto un passaporto sudafricano privo di visto per la Francia e un altro documento italiano. Secondo i suoi legali, però, userebbe da tempo il permesso di soggiorno rilasciato dalla questura di Milano per i viaggi nei teatri europei dove va a esibirsi.

Chi è Pretty Yende

Immagine

Nata a Piet Retief il 6 marzo 1985, Pretty Yende ha studiato al South African College of Music ma si è anche diplomata all'Accademia Teatro alla Scala di Milano, Italia. Anche la sorella minore, Nombulelo Yende, è una cantante d'opera. Esibitasi nei teatri di tutto il mondo, ha vinto moltissimi premi e tra i melodrammi in cui si è esibita ricordiamo L'italiana in Algeri (Elvira), Le nozze di Figaro (Barbarina e poi Susanna), La bohème (Musetta), L'elisir d'amore (Adina), Il barbiere di Siviglia (Rosina), Lucia di Lammermoor (Lucia), La traviata (Violetta). Ha cantato con Andrea Bocelli al concerto Live in Central Park il 15 settembre 2011 e in quello intitolato Amore e perdono presso la Basilica di San Francesco d'Assisi il 22 settembre 2012. A luglio farà la Traviata al Massimo di Palermo.

107 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views