18 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il significato di “No Bully”, in cui Jok3r racconta il bodyshaming subito su YouTube

Simone Alessandrini, in arte Jok3r, ha pubblicato nelle scorse ore il suo secondo singolo ufficiale “No bully”. Lo youtuber italiano, con un seguito di 1,73 milioni di follower, ha voluto raccontare in questo brano alcuni episodi di bodyshaming subiti sul web durante la sua attività, lanciando anche un messaggio di speranza e solidarietà.
A cura di Vincenzo Nasto
18 CONDIVISIONI
Immagine

Dal 2013 a oggi, Jok3r è stato uno dei creator su Youtube più importanti di tutta la piattaforma Italia. Insieme al fratello CiccioGamer89, ha raggiunto la popolarità attraverso contenuti sul gaming. Oltre alla notorietà, però, negli anni è stato anche vittima della community della piattaforma, tra bullismo legato al suo stile di vita e l'ombra del fratello sulla sua fama, a veri attacchi di bodyshaming subiti prima dell'inizio del percorso di dimagrimento. Simone Alessandrini, vero nome di Jok3r, ha voluto raccontare tutta l'esperienza nel suo secondo singolo ufficiale, diffuso a sorpresa dopo aver parlato per mesi di un progetto segreto a cui stava lavorando, e dopo la pubblicazione di "Boom Baby" lo scorso anno. Il brano si chiama "No bully" e traspare un messaggio di solidarietà verso coloro che vengono bullizzati sul web, soprattutto in riferimento al peso. In tutto ciò compare anche un senso di rivalsa, dopo il successo ottenuto sulla piattaforma e uno stile di vita che ha influenzato la sua autostima.

Il significato di No Bully

"No bully" è uno dei primi esperimenti musicali di Jok3r, uno degli youtuber più famosi della penisola con 1.73 milioni di follower sulla piattaforma. Il singolo, prodotto dal beatmaker romano Dr.Wesh, è stato pubblicato insieme al video ufficiale nelle scorse ore toccando in poco tempo le 150mila visualizzazioni. Questo è il secondo singolo di Jok3r, dopo "Boom Baby" nel 2019, prodotto dallo stesso Dr.Wesh. Il bullismo, il tema attorno a cui gira il brano e la storia raccontata da Jok3r, assume più livelli di significato in tutto il singolo. La prima parte del brano, in cui la produzione assume una sonorità malinconica grazie a dei bassi boom bap profondi, è l'occasione per Jok3r di parlare dei momenti difficili attraversati: "Di paranoie e drammi sai faccio collezionismo, ti parlo di sti scemi che sì, sì fanno bullismo, io ne ho sofferto tanto e l’animo si ormai l'ha tinto, ti racconto di me tranquillo che non fingo". Il bodyshaming è stata una delle pratiche di cui sia Jok3r, che il fratello Mirko Alessandrini, in arte CiccioGamer89, sono state vittime lungo tutta la loro carriera su Youtube. La svolta arriva nel 2017, quando entrambi si sottopongono a operazioni di addominoplastica, a causa dell'obesità che ha incominciato a preoccuparli. Negli ultimi tre anni, i due hanno parlato molto spesso sul web di come le operazioni hanno cambiato anche il tipo di approccio nei loro confronti da parte dei fan, qualcosa che Jok3r racconta nella seconda parte della canzone. La crescita dell'autostima ha aiutato l'artista ad affrontare meglio le questioni legate al bodyshaming, come quando afferma: "Ora ti spiego il perché ho fatto tutto da me, lo studio fatto da me ho tirato su le manichе, mi sono dato da fare non rispondo al cellulare, tu non dirmi cosa farе, sei solo bravo a parlare".

Il testo di No Bully

Ti racconto una cosa si ma è meglio che ti stenda
Voglio dirti una cosa tu libera l'agenda
Si soltanto una cosa storia vera no leggenda
Metto i miei pensieri in posa e lascio che tu li riprenda
Di paranoie e drammi sai faccio collezionismo
Ti parlo di sti scemi che si si fanno bullismo
Io ne ho sofferto tanto e l’animo si ormai l'ha tinto
Ti racconto di me tranquillo che non fingo
Dimmi tu se questa è normalità
‘na parola uno sguardo non sai quanto male fa
Non credevo in me stesso un paio d’anni fa
Adesso si sai il nome questo è Joker si che fa

Ora ti spiego il perché ho fatto tutto da me
Lo studio fatto da me ho tirato su le manichе
Mi sono dato da fare non rispondo al cellulare
Tu non dirmi cosa farе sei solo bravo a parlare
Si a sparlare frate è meglio che t'arrendi
So benissimo che fratello si non comprendi
Adesso quando giro sai che c'ho mille assistenti
Tu paghetta da mami io che giro sti stipendi
Cuggi si in giro no stop
Mi vedi sono al top
Palestra, video e donne sono in top
Ti presento la mia squad
Sopra di te una spanna daje un po'
Sotto a chi tocca torna a casa chicco a nanna
C'è tua mamma che si tocca
Ti spiego come va
Storia vera
Giuro tutta verità
Se hai problemi contatta
Scrivimi su Instagram
Sono pronto alla guerra ci si becca si in ramblà
Io faccio tremare la terra e tu non hai abilità
Ci vedi tutti insieme noi esercito blindato
Noi jkr tu roba del mercato
Io sono originale sai che nessuno ho copiato
Tu mettiti a cuccia che adesso il king è tornato
Sono pronto a questo gioco
Fratello arrivo al sodo guarda adesso come godo
Questo è Joker frate riconosci il logo
Questo è Joker frate riconosci il logo

L'attivismo contro il bodyshaming nella musica

Jok3r è solo uno degli artisti che negli ultimi anni si sono schierati contro il bodyshaming non solo sulle piattaforme social, ma anche con brani con messaggi di solidarietà. In Italia è stato il caso di Chadia Rodriguez, la rapper torinese che lo scorso maggio ha pubblicato con Federica Carta "Bella così". Il brano, che sottolinea il modo in cui i social hanno reso virale qualsiasi questione legata all'aspetto estetico delle persone, ha lanciato in un momento difficile un messaggio di solidarietà e accettazione, non riferita solamente all'universo femminile. Un messaggio che negli Stati Uniti ha avuto due protagoniste nel 2020: da una parte la cantante Melissa Jefferson, in arte Lizzo, dall'altro lato Billie Eilish. Se l'accettazione del proprio corpo, il rifiuto dello stigma sociale delle misure e forme convenzionali, sono le battaglie principali della prima artista, resosi famosa anche per i suoi scatti self-confidence sul web, il discorso legato a Billie Eilish mostra una profonda avversione di una pezzetto di pubblico americano nei confronti dell'autrice di "Therefore I am". Per le tante critiche ricevute sul modo in cui si mostrava in pubblico, con abiti che nascondevano il suo aspetto fisico, Billie Eilish ha pubblicato lo scorso 26 maggio "Not my responsability". Il cortometraggio, con le parole della stessa Eilish in sottofondo, spiega il punto di vista della ragazza in riferimento a come l'opinione pubblica la voglia vedere. La cantante afferma: "Chi decide cosa i vestiti fanno di me? Che significa? Il mio valore si basa solo sulla tua percezione? La tua opinione su di me non è una mia responsabilità".

18 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views