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Il significato di “Destri”, in cui Gazzelle canta la nostalgia di un amore scappato via

Lo scorso 25 settembre, Gazzelle ha pubblicato il nuovo singolo “Destri”. Il brano, anticipato da una campagna di lancio composta da striscioni con scritto “Non è colpa mia” distribuiti nelle grandi città italiane, racconta il dolore di una separazione senza scelta. Il singolo arriva dopo il successo dell’ultimo album “Punk”, a cui si è aggiunta la repack con quattro brani inediti “PostPunk”, certificato disco di platino.
A cura di Vincenzo Nasto
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Lo scorso 25 settembre, Gazzelle ha pubblicato il nuovo singolo "Destri". Il brano, anticipato da una campagna di lancio composta da striscioni con scritto "Non è colpa mia" distribuiti nelle grandi città italiane, racconta il dolore di una separazione senza scelta. Il singolo arriva dopo il successo dell'ultimo album "Punk", certificato disco di platino, a cui si è aggiunta la repack con quattro brani inediti "PostPunk".

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Il significato di Destri

Gazzelle ha pubblicato lo scorso 25 settembre il suo nuovo singolo "Destri", un brano in cui emerge la rabbia per una separazione: "Ho voluto chiamare così la canzone perché contiene immagini molto forti, ed è nata dall'esigenza di comunicare qualcosa dopo la quarantena". Il singolo che contiene anche alcune citazioni al brano "NMRPM", è frutto di uno sfogo come racconta il cantante romano: "Ho scritto questo brano il 18 maggio, nel primo giorno di post-quarantena. Sono arrivato in studio e ho incominciato a suonare con il mio produttore Federico Nardelli, e abbiamo trovato quel mood. Ho scritto di getto, come in un flusso di coscienza". Una storia d'amore finita male, un rapporto irrecuperabile e una melodia malinconica sono la struttura principale di "Destri", una tematica che molto spesso ritroviamo nella musica di Gazzelle: "È qualcosa che mi viene naturale, come utilizzare l'ironia nel mio immaginario, o come in questo caso la rabbia. Come tutte le mie canzoni, anche questa è diretta a qualcuno, ma poi lo so solo io".

Il testo di Destri

All’improvviso sei volata via
Lasciando indietro una nuvoletta
Almeno meritavo una bugia, chessò
Almeno l’ultima sigaretta
Siamo due fiori cresciuti male
Sul ciglio della tangenziale
All’ombra di un ospedale

Te l’ho già detto una volta
Mi ricordavi il mare, le luci di Natale
Gli schiaffi sul sedere e lo spazzolino uguale
La Panda manuale
Bruciare in una notte come una cattedrale

E non è colpa mia
Se tutta questa luce, luce, luce
Non ti illumina più dentro casa mia
E non è colpa tua
Se tutti questi destri, destri, dеstri
Al muro non ci fanno ritornare lì
A quei momenti lì

A quando andava tutto a gonfiе vele
E mi faceva stare bene
Che mischiavi romano ed inglese

Te l’ho già detto una volta
Mi ricordavi il mare, gli occhiali di mia madre
Le quattro del mattino, le Winston blu smezzate
Le facce come zombie
Svegliarti mentre dormi come le cazzo di zanzare

E non è colpa mia
Se tutta questa luce, luce, luce
Non ti illumina più dentro casa mia
E non è colpa tua
Se tutti questi destri, destri, destri
Al muro non ci fanno ritornare lì
A quei momenti lì

E non è colpa mia
Se tutta questa luce, luce, luce
Non ti illumina più dentro casa mia
E non è colpa tua
Se tutti questi destri, destri, destri
Al muro non ci fanno ritornare lì
A quei momenti lì

A quei momenti lì
A quei momenti lì
A quei momenti lì

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