Il significato di “Crepe”, in cui Irama canta di come le cadute nella vita ci rendono unici
Arriva in radio oggi "Crepe", la titletrack dell'Ep di Irama in grado di entrare nei primi posti in classifica Fimi. Un brano pubblicato lo scorso 28 agosto sulle piattaforme digitali, che insieme a "Mediterranea" sono diventati i singoli di riferimento dell'Ep. Un brano che spazia dal latin all'urban rock, un singolo centrale perché racconta tutte le anime musicali di Irama.
Il significato di Crepe
Il brano "Crepe" contenuto nell'ultimo Ep di Irama è stato in grado di raggiungere in meno di un mese quasi i due milioni di riproduzioni su Spotify. Un singolo che si distanzia per le sonorità dalla hit "Mediterranea", ma che raccoglie tutte le espressioni musicali che l'artista vuole raggiungere. Irama spazia dall'anima reggaeton che per adesso lo ha contraddistinto nella sua carriera, ad una nota cantautoriale, espressione di ciò che vorrebbe magari diventare in futuro. Come nel racconto dell'album, il rapper canta delle crepe che ci rendono unici, come nella tecnica giapponese del kintsugi, diventato poi il fondamento dell'Ep.
Il primo featuring internazionale
Il modo in cui Irama mescola generi musicali completamente diversi, gli ha permesso anche di rendere alcune delle sue hit, un successo internazionale. È il caso di "Mediterranea", che dopo aver raggiunto quasi 60 milioni di stream su Spotify, con la certificazione a triplo disco di platino, ha vissuto una nuova rinascita nella collaborazione latin con l'artista statunitense De La Ghetto. Il featuring uscito all'interno dell'Ep "Crepe", è la prima collaborazione internazionale dell'artista romano.
Il testo di Crepe
Di me che ti è rimasto?
Credo soltanto il non fidarti di un bugiardo
Di me, di me, ti sto chiamando
Ma non rispondi perché lui ce l’hai di fianco
E non ci credo che farai a meno di me
Un pugno crea le crepe contro la parete
E non lo vedi che in lui non vedi me
Digli che tu eri mia, mia
Digli che tu eri mia, mia
Ed ora te ne vai con uno che un po’ mi assomiglia
Stanotte cerchi uno che un po’ mi assomiglia
Ma non è me
Ed il tuo odore non se ne va
Non te ne andare siamo a metà
Che se ti scopri non finirà
Ma se lo scopre poi finirà
Nella testa pensieri strani se mi tocchi con quelle mani
Poi mi dici che non lo ami con il culo sul suo Ferrari
Perchè non mi stai guardando?
Tanto nessuno a parte noi lo capirà
E non ci credo che farai a meno di me
Un pugno crea le crepe contro la parete
E non lo vedi che in lui non vedi me
Digli che tu eri mia, mia
Digli che tu eri mia
Aspetti il sole sola con le luci spente
Quel fondotinta che non copre le tue scelte
Ma eravamo sempre, noi eravamo sempre legati come la strada ad un delinquente
Come te lo spiego?
Giuro me ne frego
Lo so che tuo padre preferisce quello scemo
Dice sarò sempre un delinquente coi segni sulla pelle
E non ci credo che farai a meno di me
Un pugno crea le crepe contro la parete
E non lo vedi che in lui non vedi me
Digli che tu eri mia, mia
Digli che tu eri mia, mia
Ed ora te ne vai con uno che un po’ mi assomiglia
Stanotte cerchi uno che un po’ mi assomiglia
Ma non è me
Hai lasciato le crepe in me contro la parete