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Il significato de “Le tasche piene di sassi”, la canzone di Jovanotti riletta da Giorgia

Il primo singolo scelto da Giorgia per lanciare il suo nuovo album “Pop Heart” è stato “Le tasche piene di sassi”, canzone pubblicata come singolo da Jovanotti, nel 2011, un anno dopo la morte della madre, a cui è dedicata. La canzone, quindi, è riuscita, a distanza di anni, aa tornare in classifica nelle radio italiane, preludio ad altre rivisitazioni della cantante romana.
A cura di Redazione Music
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Sono passati sette anni da quando Jovanotti pubblicò "Le tasche piene di sassi", secondo singolo estratto dal suo album "Ora" (il primo fu "Tutto l'amore che ho"), canzone diventata in breve una delle sue più amate e cantate e che da qualche settimana è tornata in una nuova versione cantata da Giorgia, amica di Lorenzo e una delle voci più belle del Paese, che il 16 novembre scorso ha pubblicato "Pop Heart", album in cui la cantante romana rileggerà alcuni dei brani pop, italiani e internazionali, che l'hanno accompagnata in questi anni, servendosi di alcune collaborazioni importanti come quelle di Tiziano Ferro, Eros Ramazzotti ed Elisa. E proprio di "Pop Heart", "Le tasche piene di sassi" è il primo singolo.

La versione di Giorgia

"‘Le tasche piene di sassi è una delle canzoni più intense della carriera di Lorenzo “Jovanotti” Cherubini, interprete e co-scrittore del brano, uscito nel 2011. L’emozionante racconto di un momento intimo e profondo della vita di Jovanotti, ma anche dell’esistenza di ognuno di noi, pura poesia in musica, che Giorgia ha reinterpretato con rispetto ed intensità" si legge nella nota che ha accompagnato l'uscita del singolo. la canzone di Giorgia è stata riarrangiata da Michele Canova, che ne aveva curato già la produzione originale, e si poggia molto, più che su una reinterpretazione totale a livello sonoro, sulla voce di Giorgia, che in pochi giorni ha ricevuto anche l'apprezzamento dei fan.

La dedica alla madre di Jova

"Sono solo stasera senza di te, mi hai lasciato da solo davanti al cielo e non so leggere vienimi a prendere, mi riconosci ho le tasche piene di sassi" canta Jovanotti – che ha scritto il pezzo insieme a Franco Santarnecchi – pensando alla madre Viola Cardinali, morta un anno prima dell'uscita del disco, ma che in generale racconta una storia di perdita, una perdita di una persona fondamentale nella crescita e nella propria formazione (il pezzo ha anche vinto il Premio Mogol di quell'anno). "Sono solo stasera senza di te, mi hai lasciato da solo davanti a scuola, mi vien da piangere, arriva subito, mi riconosci ho le scarpe piene di passi, la faccia piena di schiaffi, il cuore pieno di battiti e gli occhi pieni di te" canta Jova in una canzone che è stata certificata due volte platino ma che il cantante non ha portato in giro in questo suo ultimo tour. Il video, poi, come spiega il cantante a Soundsblog è ispirato a Bob Fosse: "Bob Fosse nel suo cinema riesce a rappresentare il contrasto e la reciprocità tra intimità e palcoscenico. Abbiamo deciso di ‘citare' le atmosfere di Lenny, la fotografia, perfino le inquadrature. Nel video ci sono io, ma forse non sono io o forse non sono stato mai così io. Sono io ma potrei essere anche qualcun altro".

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