Il ritorno di Mina con Piccolino: nuovo album con la collaborazione di Giuliano Sangiorgi
Un disco alieno. Non solo nella copertina. E' questa la definizione di Piccolino, il nuovo album di inediti di Mina che esce oggi. Torna a distanza di oltre un anno la Tigre di Cremona (l'ultimo progetto discografico è stato Caramella del maggio del 2010, e ancora prima, nell'ottobre 2009, era uscito Facile, ma a Natale 2010 ci ha allietati con Piccola Strenna) e nonostante neghi ormai da troppo tempo la sua presenza, si dimostra più attiva che mai. Del resto per lei hanno scritto gli autori più prestigiosi, e nella sua carriera ha composto oltre mille canzoni. Negli ultimi anni ha deciso di aprirsi anche alle collaborazioni coi nomi più freschi del panorama musicale italiana. Così nel nuovo album la vediamo cantare con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro in due le canzoni: “Brucio di te” e “E così sia”, due duetti che valgono da soli il prezzo del disco.
Ma tra le dieci canzoni del cd (quattordici nella versione deluxe, più un booklet di 28 pagine) trovano spazio Giorgio Faletti in Compagna di viaggio, Andrea Mingardi in Canzone maledetta, e il nipote di Mina Anna Mazzini (questo il suo vero nome)nei due brani in inglese Fly Away e Only this song. Ci sono anche la cantautrice Marisa Monte e il poeta Arnaldo Antunes (in altre parole i Tribalistas) nel brano in portoghese Ainda bem.
Interessanti anche le bonus track della versione deluxe: Rattattira di Anselmo Genovese, Armoniche convergenze della coppia Cassano/Cogliati e il già citato Only This Song.
«Ormai Mina è un punto di riferimento mondiale per gli autori e chi ha un brano che pensa possa valere lo manda prima a lei e poi, nel caso in cui lei non lo scelga, prova altrove – ha spiegato il figlio Massimiliano Pani – Ormai riceve 10-15 cd al giorno. In più ne arrivano altri via email al nuovo account che abbiamo creato ‘ineditipermina’. Lei sente tutto, ogni giorno, e poi decide. Si tratta di quasi 5.000 brani l’anno che ascolta con enorme attenzione, sia che si tratti di autori affermati che di gente mai sentita prima.»