Il ritorno del Red Bull 64 Bars Live: Scampia incorona Luché e Geolier sulle note di Over
Ci sono due immagini, le principali, che potrebbero descrivere il secondo episodio del Red Bull 64 Bars Live a Piazza Ciro Esposito, Scampia. La prima vede Geolier, uno dei padroni di casa dell'edizione, arrivare per primo sul palco intorno alle 21:25. È appena terminato il suo secondo brano, il suo primo episodio del 64 Bars, e nel frastuono del pubblico, aizzato anche dalla voce di Miles in cabina di regia, urla: "Questo è rap". La seconda arriva qualche ora più tardi, quando l'altro padrone di casa, Luchè, alla sua prima apparizione al Red Bull 64 Bars Live, lascia cantare al pubblico il ritornello di Potere: sullo sfondo le Vele di Scampia proiettano la sua ombra.
Il passaggio di consegne
"Arrivo da lì, prima vivevo a 200 metri da qui": una dichiarazione che il pubblico ha potuto leggere già nelle melodie e nei testi di ciò che furono i Co'sang, ma non è finita qui. Perché se la nostalgia per ciò che è stato e non sarà più non ha forme per essere razionalizzata, la creazione di un nuovo universo musicale che rappresenti la città sta proprio nel rapporto tra il passato e il futuro. Tutto sembra assottigliarsi, proprio alla fine dell'evento, quando con in mano una sciarpa del Napoli, Luchè ha ripreso il beat di Int' o' rion, trasformato in Dove Volano Le Aquile in Over, e l'ha riproposto proprio con Geolier sul palco. Alla fine del brano, cori vicini al palco intonano anche il ritornello del vecchio brano, ma ormai il passaggio di consegne è avvenuto: è il pubblico di Scampia a decretarlo e quale miglior giudice se non quello.
Geolier canta Napoletano a cappella sul palco
Ma non è stato solo questo il momentum della serata, che anzi ha offerto vari spunti di riflessione. Partendo da un pubblico che arriva alle 21:15, l'orario d'inizio del main event, attraversando le esibizioni di Nello Taver, con il suo primo episodio del Red Bull 64 Bars, ma soprattutto di Yung Snapp, aka uno dei produttori più splendenti della terra campana con il suo album Hotel Montana. Senza dimenticare i volti noti come Wad, ma anche Vettosi: tutto prima dell'inizio dell'evento, a cui Geolier leva il fiato dopo pochi minuti con il suo ultimo 64 Bars. In una scaletta che contiene entrambi i suoi episodi, a impressionare è la riuscita di un brano come Money, che ha assunto ancora più significato per il posto in è stata eseguita, e soprattutto l'esibizione a cappella di Napoletano, con il pubblico in religioso silenzio.
Il Red Bull 64 Bars Live di Noyz Narcos e Rose Villain
Dopo Geolier il pubblico sembra abbandonare inizialmente la presa, sul palco arriva Noyz Narcos e per un attimo pare esserci un momento di distensione, ma è solo un momento. Noyz Narcos, anche in terra campana, sente forte l'energia sulle note di Attica, che apre le porte a Uomo a Terra. Il crescendo vocale del pubblico è palese e raggiunge il suo apice in Top Boy, uno dei manifesti della carriera di Noyz Narcos, arrivato al suo sesto album, Virus. Entra Rose Villain, ben accolta dal pubblico e da Miles in cabina di regia: dopo il suo 64 Bars, la cantante viene accompagnata da una coreografia di ballerini sulle note di Moonlight, poi è il momento di Piango sulla lambo, e nonostante qualche problema tecnico al microfono, Rose Villain completa una buona esibizione, prima di lasciarsi andare a Yakuza e Michael Pfeiffer: la risposta del pubblico nel ritornello di quest'ultima mostra anche perché la canzone abbia raccolto oltre 30 milioni di ascolti in stream.
L'energia di Lazza e il primo 64 Bars di Luché
È il momento di Lazza: bisogna riconoscere all'autore milanese la versatilità, musicale ma anche di intrattenimento sul palco. Il suo set è uno dei più energici, e non solo per la fotta dei due 64 Bars. Anche perché dopo quelli, arriva il momento karaoke del pubblico, durato per quattro tracce. Tra Uscito di Galera e Zonda il pubblico si ritrova a saltare più volte, mentre è con Piove, tra gli episodi più fortunati di Sirio, che intona più forte il ritornello. Come aveva annunciato nella conferenza stampa prima dell'evento, Luchè ha terminato la produzione del suo 64 Bars, con la collaborazione di Geeno, poche ore prima dell'evento. Come accaduto con Slang nel suo album, anche questa volta il rapper cerca un drop che gli permetta di cambiare la melodia della produzione dopo la prima strofa, inserendo anche un tributo a New York State of Mind di Nas. In un look total black Luchè ritorna a Potere con la titletrack e a una più estiva Stamm fort in collaborazione con Sfera Ebbasta, prima di chiudere, non definitivamente, l'esibizione con Non abbiamo età.
La sorpresa sul palco di Anna con Fashion e Advice
Per un attimo cala il buio, poi le luci si riaccendono, trasferendosi dal palco a una delle sezioni nel backstage, su un pianoforte che vede Lazza suonare Chiagne, in attesa di Geolier. È arrivato il momento delle collaborazioni e forse proprio la prima raccoglie l'applauso più lungo del pubblico: Geolier non scende dal palco, anzi canta con Rose Villain uno dei brani più importanti di Radio Gotham. Si tratta di Fantasmi, che anticipa l'arrivo di uno dei banger street più famosi degli ultimi 10 anni del rap italiano: Casa Mia con Noyz Narcos e Luchè (assente Capo Plaza per ovvi motivi). E per chi potesse pensare si stesse arrivando la fine, a sorpresa sul palco compare la "rapper più forte d'Italia" e una delle artiste più influenti negli ascolti in Italia del 2023: Anna. Accompagnata dal fidato Miles, lancia Fashion, che campiona Satisfaction di Benny Benassi e subito dopo Advice: sul suo braccio spunta uno scudetto del Napoli, ma l'energia e l'affetto del pubblico le viene dimostrato anche prima della visione di uno dei nuovi simboli della città.
La cartolina rap di Marracash dopo il Marrageddon
L'uscita rumorosa di Anna lascia spazio a cinque minuti di gran rap, come canta Marracash in Dadaismo di Deleterio: il rapper di Barona, a una settimana dal Marrageddon, lascia l'ennesima impronta al rap italiano con un'esibizione con gli ultimi suoi due episodi del 64 Bars: quelle di Delirio e Paura a Scampia. È una cartolina per una città, che solo lo scorso 30 settembre ha potuto assistere a uno degli eventi rap più importanti della storia italiana, a soli 17 chilometri di distanza. Le luci si abbassano, Marracash viene incontro ai protagonisti di quest'edizione, che quasi liberano l'arena di Scampia. Ma prima c'era bisogno dell'ultimo saluto, quello che lo scorso anno era stato P'Secondigliano di Geolier. C'era bisogno di Over, di Luché e Geolier insieme sul palco con un joint album annunciato e quasi portato a termine. Anche questa volta, c'era bisogno di rap a Scampia.