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Il progetto di Fedez per i lavoratori del settore musicale: “Voglio aiutarli, ma mi serve supporto”

Dopo la raccolta fondi organizzata a marzo per raccogliere fondi serviti alla realizzazione in tempi record del nuovo reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano, Fedez annuncia un nuovo progetto destinato ad aiutare chi lavora nel settore musicale. Ma ha bisogno di supporto: “Voglio fare la mia parte ma mi serve una mano da chi ha strumenti e mezzi”.
A cura di Stefania Rocco
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Si era già speso insieme alla moglie Chiara Ferragni per raccogliere fondi da destinare all’apertura del nuovo reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano ma adesso Fedez ha intenzione di fornire supporto ai lavoratori del settore musicale, ambito già profondamente colpito dalla crisi generata dalla pandemia di Covid-19. L’artista ha quindi annunciato di avere in testa un progetto destinato a supportare chi, in questo momento storico così difficile, è rimasto senza lavoro e senza opportunità di guadagno. Ma ha bisogno di supporto.

Fedez: “Mi serve una mano da chi ha strumenti e mezzi”

Il rapper ha pubblicato un messaggio tra le sue Instagram Stories in cui annuncia di volersi mettere al lavoro su un progetto che aiuti concretamente quella fascia di lavoratori che ha maggiormente risentito della crisi economica provocata dal Covid-19:

Sento che è arrivato il momento per me di rimboccarsi le maniche. Fa male vedere tutto questo e se c’è anche una piccola opportunità di essere d’aiuto voglio fare la mia parte senza stare a guardare. Questa settimana forse sarò meno presente perché voglio mettere la testa su un progetto che possa aiutare chi lavora nel mondo dei concerti, degli eventi e della musica in maniera concreta ma soprattutto con rapidità. Ho aspettato due settimane invano che qualcuno raccogliesse il mio appello perché non sarà una cosa che riuscirò a fare da solo, avrò bisogno di una mano da chi in questo momento ha strumenti e mezzi. Spero di riuscire a trovare dei buoni compagni di viaggio per realizzare quello che ho in testa”.

Fedez: “Non voglio essere spettatore”

Il messaggio dell’artista si conclude con una riflessione generata anche dalle nuove disposizioni annunciate con l’ultimo dpcm: “Sono incazzato, spaventato e confuso ma non voglio fermarmi, non voglio essere spettatore. Libertà è partecipazione diceva il maestro Gaber, quindi è ora di alzare il culo e darsi da fare. Non dimentico da dove vengo e per quanto possa contare sappiate che io ci sono. Un abbraccio a tutti”.

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