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Il padre di Britney Spears ha chiesto la fine della sua tutela legale

La vicenda sembra essere davvero conclusa. Jamie Spears ha presentato la richiesta per mettere fine alla custodia legale che lo lega alla figlia, dopo 13 anni di “conservatorship”, sostenendo di volere il bene della figlia: “Se Britney Spears ritiene di poter gestire la sua vita, allora è giusto che abbia una chance”. Pochi giorni prima l’avvocato dalla cantante aveva paragonato la sua situazione a quella di un “ostaggio”, rifiutando di cedere alla richiesta del signor Spears di una buona uscita da 2 milioni di dollari.
A cura di Giulia Turco
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Britney Spears (Getty Images)
Britney Spears (Getty Images)

Britney Spears verso la libertà dalla custodia legale del padre. Sembra aver preso una svolta decisiva l’ormai noto caso giudiziario e mediatico che coinvolge la pop star di fama mondiale, nella sua battaglia di liberazione dalla tutela del padre Jamie Spears. A metà agosto, l’uomo aveva fatto sapere tramite il suo legale di essere intenzionato a mollare, rinunciando dunque alla sua posizione. Ad inizio settembre l’avvocato di Britney Spears si era fatto nuovamente sentire, chiedendo di accelerare i tempi burocratici per chiudere la faccenda nel minor tempo possibile e soprattuttorinunciando alla richiesta di una buona uscita pari a due milioni di dollari. Un gesto, che l’avvocato non aveva avuto timore a definire in termini di “estorsione”.

Le parole dell'avvocato di Britney Spears

La vicenda sembra essere davvero, quasi, conclusa. Come fa sapere la NBC Jamie Spears ha presentato la richiesta per mettere fine alla custodia legale che lo lega alla figlia, dopo 13 anni di “conservatorship”, sostenendo di volere il suo bene. “Come ha più volte ripetuto, James Spears vuole il meglio per sua figlia”, ha fatto sapere il suo avvocato. “Se Britney Spears vuole mettere fine alla custodia e ritiene di poter gestire la sua vita, allora è giusto che abbia una chance”, si legge nella documentazione depositata in tribunale. Pochi giorni prima Matthew Rosengard, avvocato dalla cantante aveva paragonato la situazione della sua assistita a quella di un vero e proprio “ostaggio” e chiedendo che Spears rinunciasse al suo ruolo per il bene della figlia: “Sarebbe la cosa più giusta e dignitosa da fare”.

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Nessun cedimento alla richiesta di denaro

Al suo posto, l’avvocato ha suggerito alla corte che possa subentrare al ruolo di tutore legale il commercialista forense Jason Rubin. Rosengart si era imposto con una dichiarazione presentata martedì 31 agosto 2021 alla Corte Superiore di Los Angeles, come ha riportato Deadline, parlando senza mezzi termini di estorsione per via di quei 2 milioni di dollari che il signor Spears ha chiesto come buona uscita per sparire di scena. Nessun cedimento dunque, alla sua richiesta di denaro: "Il palese tentativo del signor Spears di barattare la sospensione e la rimozione in cambio di circa 2 milioni di dollari di pagamenti, oltre ai milioni già raccolti dal patrimonio della signora Spears dal signor Spears e dai suoi soci, è destinato a fallire".

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