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Il mercato discografico cresce anche nel 2019: la musica sta bene, grazie allo streaming

Qual è lo stato della musica italiana in questo primo semestre del 2019? Buono, possiamo dire, stando ai dati pubblicati dalla FIMI che tengono conto dell’andamento della prima metà del 2019. Come sempre è il comparto digitale e in particolare lo streaming a tirare la volata e sopperire al calo del fisico.
A cura di Francesco Raiola
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Qual è lo stato della musica italiana in questo primo semestre del 2019? Buono, anticipato da un segno più che fa ben sperare. Già i dati Ifpi del 2018 avevano confermato un mercato in crescendo, anche se su percentuali minore rispetto ad altre aree come quella latino americana o nordamericana, ovviamente, ma meglio, per dire, di un Paese come la Germania: la crescita totale era stata del 2,6% con un fatturato totale di 228 milioni e lo streaming a fare la voce grossa con il 41% del mercato e abbonamenti in crescita (+55,4% rispetto al 2017), trainandosi tutto il comparto digitale, raddoppiato negli ultimi cinque anni.

Lo streaming continua a crescere

È lo streaming continua a tirare la volata all'industria discografica italiana, anche in questi primi sei mesi dell'anno, dal momento che i dati resi noti dalla FIMI parlano di un mercato che ha generato 86 milioni di euro (+5%), con lo streaming che da solo rappresenta  il 63% di tutti i ricavi dell’industria discografica, continuando a crescere esponenzialmente e generando 54 milioni di euro nei primi sei mesi del 2019. Nella nota si sottolinea l'aumento degli abbonamenti che hanno prodotto un ricavo del 32% in più rispetto al 2018, accompagnati dall'aumento anche dei ricavi dell’ad-supported audio, che nella prima metà dell’anno hanno superato quelli del video sharing.

Il comparto fisico precipita

Ma è tutto il comparto digitale che gode di buona salute dal momento che rappresenta il 73% del mercato globale nazionale e sta pian piano completando la trasformazione di questi ultimi anni, in attesa di capire quale sarà il prossimo passo di un mercato che da quattro anni a questa parte è complessivamente tornato a salire dopo un periodo di difficoltà, seguito allo stallo del fisico che continua a perdere terreno (-26%), a parte il vinile, mercato di nicchia che guadagna un altro +4,8% e che ormai copre il 31% di tutto il mercato dei supporti fisici: nel complesso il comparto fisico scende ancora, perdendo dodici punti percentuali e fissandosi al 27%.

Il bonus cultura 18app

"Da segnalare, naturalmente, anche la buona prestazione del bonus cultura 18app, che nel primo semestre ha sviluppato un fatturato di circa 11 milioni di euro: nel 2019 sono stati infatti circa 430 mila i diciottenni che hanno aderito all’iniziativa. Complessivamente, nel 2018, il bonus cultura aveva pesato per 21 milioni di euro" si legge nella nota FIMI che sottolinea anche come la musica italiana continui a essere al top delle classifiche di consumo con otto album su dieci e sette singoli su dieci per quanto riguarda le speciali classifiche della prima metà dell'anno.

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