Il “Fútbol” di Servillo Mangalavite Girotto al Roma Jazz Festival
Se mai vi fosse capitato di ascoltare la delicatezza de "L'amico di Corboba", primo album che vide assieme Peppe Servillo, Natalio Mangalavite e Javier Girotto, correreste anche ad ascoltare anche "Fútbol" – sempre che non l'abbiate già fatto, visto che è del 2009 – l'album del trio che si ispira all'omonimo libro dello scrittore argentino Osvaldo Soriano. Suggestioni, quelle di Soriano, che hanno unito sia la passione calcistica che quella per Maradona di due argentini e un napoletano che si trovarono per quel primo, stupendo, album e decisero di non farlo rimanere unico. E così sono nati questi racconti in musica (tra italiano e spagnolo) che si sono ispirati alle parole di uno dei massimi scrittori sudamericani.
I tre saranno i protagonisti del terzo appuntamento del Roma Jazz Festival, la rassegna jazz romana che si tiene tra l'Auditorium Parco della Musica e il Lanificio 159, di cui Fanpage è media partner e che proseguirà fino al 2 novembre. Dopo l'anteprima con Paolo Fresu e Martux_m che hanno portato in scena le loro "101 Microlezioni di jazz" (qui l'intervista ai protagonisti) e l'apertura vera e propria affidata al sax tenore di Joshua Redman, saranno proprio la voce di Servillo (Avion Travel), i sassofoni di Javier Girotto (fondatore degli Aires Tango) e il piano di Mangalavite a far proseguire nel segno della qualità uno dei festival più importanti del Paese.
Non è un caso che sia proprio questo spettacolo quello scelto per andare in scena nella Sala Patrissi dell'Auditorium, visto che il RJF ha deciso di sviluppare quest'anno più del solito il filone "letteratura", nominando questa edizione "Speech" e affiancando spesso reading ai vari concerti (come successo ieri sera quando Paolo Rossi ha letto passi tratti da "Dieci dicembre" l'ultimo libro dello scrittore americano George Saunders).
L'appuntamento prosegue domani con il Vijay Iyer Trio a cui sarà affiancato il reading di Iaia Forte tratto dai "Ritratti in jazz" di Murakami. da non perdere anche gli appuntamenti del 23 con il percussionista e orchestratore etiope Mulatu Astatke, e quello del 25 con Anthony Joseph, artista poliedrico (poeta, scrittore, accademico e musicista) e la sua "The Spasm Band", che si esibiranno al Lanificio 159.
