Ibrahim Gokcek dei Grup Yorum muore dopo 323 giorni di sciopero della fame, è il 3° morto nella band
Il musicista turco Ibrahim Gokcek, bassista della nota band locale Grup Yorum, è morto dopo 323 giorni di sciopero della fame in carcere. Si tratta del terzo membro del gruppo deceduto in poche settimane: prima di Gokcek, a inizio aprile era morta anche la cantante Helin Bolek, sempre in seguito a un prolungato digiuno in segno di protesta, durato 288 giorni. Era seguita la morte di Mustafa Koçak spentosi dopo 297 giorni di rifiuto del cibo. Crudele ironia della sorte, Gokcek è deceduto due giorni dopo che Erdogan aveva accettato le lor richieste.
Chi era Ibrahim Gokcek
41anni, Ibrahim Gokcek era stato arrestato il 1 maggio 2019 con accuse di terrorismo e condannato all'ergastolo il 14 gennaio 2020. Era sposato con Sultan Gökçek, anch'essa membro dei Grup Yorum e attualmente detenuta nella prigione di Silivri. Nel febbraio 2020 era stato rilasciato dalla prigione, ma aveva continuato lo sciopero della fame sino al 5 maggio, quando il presidente turco Erdogan aveva accettato che la band tornasse a suonare, cedendo alle pressioni internazionali. Il lungo digiuno, però, è risultato fatale al musicista, che è morto in un ospedale di Istanbul dove era stato ricoverato in terapia intensiva.
Perché i Grup Yorum protestano
I Grup Yorum sono un gruppo musicale di Istanbul di folk rock, che ha compreso diversi musicisti nel corso della sua storia e ha pubblicato ventitré album e un film dal 1985. Hanno tenuto concerti in Germania, Austria, Australia, Francia, Italia, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Regno Unito, Grecia e Siria. La band è nota anche per la creazione di una rivista d'arte, cultura, letteratura e musica chiamata Tavir, e per la gestione del centro culturale nel quartiere Okmeydanı di Istanbul chiamato İdil Kültür Merkezi. Hanno peraltro eseguito anche una versione in turco di "Bella ciao". Di ispirazione marxista, la band viene perseguitata dal governo turco da anni e diversi musicisti sono stati arrestati e presumibilmente torturati. Gokcek, la Bolek e Koçak hanno iniziato a protestare dopo la loro incarcerazione per chiedere lo stop al divieto di tenere concerti, la riapertura del centro culturale Idil e il rilascio di tutti i membri della band detenuti. Gli artisti sono stati accusati di sostenere il Fronte rivoluzionario liberazione popolare (DHKP-C), partito Marxista-leninista fondato nel 1978 e considerato illegale.