I video hard di Rihanna e la censura di David Cameron
Che Rihanna non sia politically correct era ormai cosa nota, ma la cantante delle Barbados ha scatenato un vero e proprio putiferio istituzionale tra le alte sfere governative britanniche. D’oltremanica arriva la voce di dissenso del premier David Cameron che si ritiene indignato davanti ad alcune scene di violenza e sesso esplicito nei video di Rihanna.
Ripercorrendo le immagini delle ultime clip dell’artista non è difficile inciampare in scene crude come ad esempio l’uso di droga e sesso in We found love osteggiato anche in Irlanda, o il colpo di pistola che uccide a sangue freddo un uomo in Man Down.
Il video di Man Down è stato criticato per il messaggio che comunica: una donna, interpretata da Rihanna, che si vendica con l’uccisione e non con la denuncia dopo aver subito una violenza sessuale.
David Cameron protegge i minori dai video espliciti
La preoccupazione di Cameron è personale prima ancora che pubblica: sua figlia Nancy, 8 anni, è una fan di Riri e conosce i video delle sue canzoni preferite. Dal suo riserbo come padre protettivo il premier ha proposto una riforma dell’industria discografica, che spazia dai contenuti passati in radio e tv fino a quelli scaricabili da internet.
Cameron è passato all’azione convocando i discografici proponendo un sistema di controllo da parte dei genitori che permetta di selezionare e scartare le immagini più esplicite, una sorta di censura familiare. Questo ad esempio potrebbe accadere con il materiale scaricato da internet dai minori con il cellulare o il pc.
La proposta è ancora embrionale ma potrebbe essere integrata da un messaggio di avvertimento ai genitori in caso di immagini violente e contenuti non idonei. Mentre le case discografiche non nascondono la preoccupazione per il bavaglio imposto ad alcuni artisti, il premier britannico riceve consensi e manforte da prime società nel settore come iTunes, che si porta avanti permettendo l’acquisto di video censurati nelle scene più scioccanti.