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I Rolling Stones continuano il tour anche dopo la morte di Charlie Watts

Nonostante la morte di Charlie Watts, avvenuta martedì, il tour dei Rolling Stones partirà regolarmente come previsto il 26 settembre, da St.Louis in Missouri. Tutto andrà come già previsto in precedenza, alla batteria ci sarà Steve Jordan, storico collaboratore di Keith Richards in tutte le sue uscite da solista.
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I Rolling Stones hanno deciso di non fermarsi. Nonostante la morte di Charlie Watts, avvenuta martedì, il tour dei Rolling Stones partirà regolarmente come previsto il 26 settembre, da St.Louis in Missouri. Tutto andrà come già previsto in precedenza, alla batteria ci sarà Steve Jordan, storico collaboratore di Keith Richards in tutte le sue uscite da solista. La prima data ufficiale senza Charlie Watts sarà un momento storico per il mondo della musica e per la storia della stessa band.

L'annuncio un mese fa

Nelle ultime settimane, le voci sui problemi di salute di Charlie Watts si erano intensificati. Così, l'annuncio della band era stato già dato un mese fa, quando Charlie Watts aveva deciso di rinunciare ai nuovi concerti del No Filter tour per potersi sottoporre alle cure mediche. Il batterista è deceduto a 80 anni in un ospedale londinese, ma non sono state ufficializzate le cause della morte. Intanto, continuano gli omaggi al grande musicista scomparso. Gli U2 hanno pubblicato un messaggio con un ritratto di Charlie Watts disegnato dalla voce della band, Bono Vox.

La testimonianza dei Rolling Stones

Con queste parole, i Rolling Stones avevano annunciato la morte di Charlie Watts: "È con immensa tristezza che annunciamo la morte del nostro amato Charlie Watts. È morto pacificamente in un ospedale di Londra all'inizio di oggi circondato dalla sua famiglia. Chiediamo gentilmente che la privacy della sua famiglia, dei membri della band e degli amici intimi sia rispettata in questo momento difficile". Charlie Watts si era unito ai Rolling Stones dal gennaio 1963: al fianco di Mick Jagger, Keith Richards e Brian Jones è stato uno dei più grandi batteristi della sua generazione. "Uno dei migliori che ci sia mai stato", ha specificato la band con il primo post in ricordo del batterista.

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