I Led Zeppelin vincono la causa: “Stairway to Heaven” non è un plagio
Si è finalmente conclusa una delle cause legali più incredibili e chiacchierate nella recente storia del rock: "Stairway to Heaven", l'immortale brano scritto dai Led Zeppelin nel 1971, non è un plagio. Lo ha stabilito la giuria chiamata a dare il suo verdetto nel processo che si è concluso oggi a Los Angeles. A intentare il contenzioso legale contro Robert Plant e Jimmy Page è stato Michael Skidomore, curatore del patrimonio del chitarrista degli Spirit Randy California (morto nel 1997): secondo l'accusa, l'intro di "Stairway to Heaven" sarebbe stata copiata dal brano "Taurus", inciso dagli Spirit nel 1967.
Le testimoniante di Jimmy Page e Robert Plant
"La prima volta che ho ascoltato "Taurus" è stato due anni fa", ha sostenuto Jimmy Page nella sua testimonianza al processo, definendo le accuse "ridicole". Secondo i legali di Skidomore, oltre alla somiglianza tra i due brani, a rendere possibile il plagio era il fatto che i Led Zeppelin avevano fatto da spalla in un tour americano degli Spirit. Robert Plant, sollevando non poche risate, ha testimoniato di non ricordare quei concerti in quanto "a quei tempi c’era un po’ di caos". Infine, hanno sostenuto gli esperti della difesa, la scala cromatica discendente incriminata sarebbe molto comune e usata dai musicisti da almeno tre secoli. Dopo ben cinque ore di camera di consiglio, la giuria ha prosciolto Page e Plant da ogni capo di accusa, a partire da quello di violazione del copyright. Un verdetto che pone fine a un'annosa questione e fa esultare i fan.