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I funerali di Lucio Dalla [LA DIRETTA]

Segui la diretta live dei funerali di Lucio Dalla, sono oltre cinquatamila le persone riversate all’esterno della Basilica di San Petronio in Piazza Maggiore che, da oggi e per sempre, sarà la Piazza Grande d’Italia.
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Segui la diretta live dei funerali di Lucio Dalla, in migliaia riversati all'esterno della Basilica di San Petronio in Piazza Maggiore che, da oggi e per sempre, sarà la Piazza Grande d'Italia.

Ciao Lucio. E' cominciata la cerimonia funebre per Lucio Dalla, in migliaia all'esterno della Basilica di San Petronio in Piazza Maggiore dove il Comune di Bologna ha allestito per l'occasione un maxischermo per poter far seguire a tutti la funzione. Il parroco apre ricordando che, soltanto una settimana fa, l'artista era nella stessa basilica per seguire messa e che, adesso, si celebra la sua Eucaristia ed il suo ricordo, specificando che il cantautore è stato un uomo che ha coniugato successo e bontà d'animo con grande umiltà.

Era Lucio Dalla, per tutti Gesù Bambino
L'ultimo saluto [VIDEO]
La camera ardente [FOTO]
L'arrivo in Piazza Grande [FOTO]
Pierdavide Carone, orfano di Lucio
Fiori sotto casa di Lucio
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ORE 15.00: L'omelia introduttiva del sarcedote ha anche posto l'accento sul fatto che "la festa della morte" per Lucio Dalla è arrivata nel giorno del suo compleanno. Le persone giuste, in fondo, muoiono sempre nel giorno del proprio compleanno. E non c'è dubbio sul fatto che Lucio Dalla fosse un uomo giusto. In prima fila in chiesa, tanti musicisti, tanti amici che lo hanno amato per la sua bontà e la sua musica, tra questi c'è stato un momento molto commovente dove Roberto Vecchioni non è riuscito a trattenere le lacrime.

ORE 15.05 – IL DISCORSO DEL PARROCO BERNARDO : "Mi viene in mente una tua canzone, Il Cielo, dove dicevi che la terra finisce e comincia il cielo. Oggi è il tuo compleanno ed oggi lo stai festeggiando con la tua mamma. Gianni Morandi ha parlato di uno scherzo, ma quale scherzo? Per un momento mi sono illuso che potesse essere veramente uno scherzo. Ci ha lasciato in un modo inatteso e inaspettato come era Lucio, siamo tutti più tristi. Più soli. Però sappiamo che Lucio non vuole questo, tutta Bologna ti vuole bene. Tu hai amato tutti e questo popolo ti capisce, dai primi agli ultimi. Proprio gli ultimi quelli che tu hai più amato. Bologna ha perso un figlio vero che rivestiva di Bologna a parte l'aspetto schivo, ma quella sottile ironia, quella profondità, che da dove veniva se non da Dio? Abbiamo perso un grande amico, Lucio, tu sei in una liturgia celeste, noi siamo qui e per te imploriamo il Signore e lo facciamo molto volentieri. Anche quelli che non hanno il dono della fede lo fanno e le letture di oggi ci inducono a queste riflessioni. La prima lettura, la Genesi 22, parla del sacrificio. Il sacrificio cosiddetto di Abramo, una celebrazione cara alle grandi religione monoteiste, lo stesso Cristianesimo che poi lo ha portato nel venerdì Santo e l'Islam stesso lo pratica. E nel sacrificio Dio è crudele? Ma come? Mi chiede il sacrificio di quel figlio che ho desiderato, riflette Abramo? Beh, sacrificalo, offrilo dice il Signore. Ed Abramo si incammina. Ma Dio è crudele? No. Dio non è crudele, Dio lo ha messo alla prova per provare la sua fede".

ORE 15.09 – "NON ERA CRISTO, PERO' DAVA SERENITA'" – "Lucio con la parola, con la musica, lasciava scolpito nelle nostre anime la profondità di Dio. Lucio scavava nei miei occhi quando parlavamo. Non voglio paragonarlo a Cristo, ci mancherebbe, però in questo mondo così rumoroso, così assetato dove tutti parlano e tutti vogliono farsi vedere, Lucio trasmetteva serenità. Nessuno ascolta, nessuno medita. Lui lo faceva. L'insostenibile leggerezza dell'essere questo era Lucio". Le parole toccanti del parroco Bernardo Buschi che, nella citazione finale a Kundera, ha chiuso il suo discorso tra uno scroscio di applausi. E così il parroco ci lascia un ritratto inedito di Lucio Dalla, forse intuibile grazie al grande senso cognitivo delle sue canzoni, un Lucio che addirittura "scavava" nella profondità dello stesso sacerdote, nei lunghi dibattiti sulla fede che aveva il cantautore con lui.

ORE 15.26 – Grande attesa per il discorso finale di Marco Alemanno, amico di sempre che conviveva con il cantautore. Marco reciterà il brano "Le Rondini".

ORE 15.30 – Momento significativo della comunione: è uscito il sole. Uno spettacolo suggestivo. Tanti artisti e vip: Roberto Baggio, Renzo Arbore, Samuele Bersani tra gli altri. Ma soprattutto è emozionante vedere la grande partecipazione di tutta la cittadinanza bolognese. In tanti quelli che arrivano da tutta Italia.

ORE 15.43 – Marco Alemanno, convivente ed amico di sempre di Lucio Dalla, legge Le Rondini. Il viso pieno di lacrime, la voce rotta dall'emozione. Legge i versi di una della più belle canzoni di Lucio, poi piange e conclude: "Da diverso tempo ho il piacere, l'onore e il privilegio di crescere al fianco di Lucio: il cantante, il musicista, il regista ma soprattutto l'uomo eterno bambino a cui devo già tanto. Posso, insieme a voi, ringraziarlo infinitamente e dirgli grazie". Marco Alemanno ha conosciuto Lucio Dalla nel 2007, una giovane promessa del canto lirico che era molto vicino al suo Maestro. Le sue parole sono state davvero molto toccanti e tutta Bologna, dopo il suo discorso, è in lacrime.

ORE 16 – La funzione sta volgendo al termine. I presenti si stringono in un forte abbraccio, Gianni Morandi è in lacrime così come il manager di Lucio, Bruno Sconocchia. Gaetano Curreri, il leader dello Stadio, è il primo a lasciare la chiesa. Presente anche Luca Cordero di Montezemolo che stringe in un forte abbraccio proprio Gianni Morandi.

ORE 16.01 – Sta uscendo il feretro accolto da uno scrosciante applauso. Curiosità: uno stormo di uccelli vola mentre Lucio Dalla esce dalla Basilica. Ci piace pensare che siano rondini.

ORE 16.05 – La gente cerca di seguire il feretro che adesso sarà trasportato presso la Certosa di Bologna. Continuano gli applausi. Il deflusso avviene in maniera molto composta e rispettosa. Normalmente ci sarebbe bisogno dell'intervento delle Forze dell'Ordine per moderare una folla così grande ma, a quanto sembra, non c'è bisogno.

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