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I Beatles perdonati dal Vaticano

L’Osservatore Romano perdona i Beatles, ma Ringo Starr pensa che il Vaticano abbia cose ben più importanti a cui pensare.
A cura di Valentina Scionti
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Come se la Chiesa Cattolica non avesse questioni ben più importanti di cui occuparsi in questo periodo, ecco che arriva una notizia decisamente sui generis.

Dalle pagine dell‘Osservatore Romano, infatti, arrivano parole di perdono nei confronti di una delle band che hanno decisamente segnato la storia della musica: i Beatles.

In passato, all'apice del loro successo, i quattro di Liverpool

beatles

erano stati condannati dal Vaticano e messi nella famosa lista nera della Chiesa a causa dei contenuti ritenuti satanici di alcune delle loro canzoni più celebri.

La reazione di Ringo, ex batterista della band, alla notizia del perdono ricevuto è stata decisamente immediata: un bel "Francamente me ne infischio" degno del migliore Rhett Butler.

Stando a uno dei superstiti della band di Liverpool, infatti, il Vaticano in questo periodo dovrebbe occuparsi di altri problemi. L'ex Beatle, anzi considera questo "perdono" soltanto come un'abile mossa da parte dei vertici ecclesiastici per tentare di sviare l'attenzione dal grande scandalo della pedofilia che in questi giorni sta spaccando l'opinione pubblica e che minaccia di causare ben non pochi problemi a una delle istituzioni ecclesiastiche più potenti del mondo.

La notizia di questo perdono divino al passo coi tempi coincide proprio con la data che segna il quarantesimo anniversario dallo scioglimento definitivo del gruppo. E così ora, anni dopo averli paragonati a Satana, ecco che improvvisamente i Beatles diventano delle "gemme" nel mondo della musica a detta della Santa Sede, che perdona loro gli eccessi di una gioventù scapestrata segnata dalle droghe e dagli eccessi della fama che li portò a dichiararsi più famosi di Gesù.

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