Gio Evan canta Arnica a Sanremo 2021: il video della canzone e il testo del brano

Il cantante e scrittore Gio Evan ha presentato sul palco del Teatro Ariston la sua "Arnica", canzone in gara nella categoria Campioni. Si tratta dell'esordio di Gio Evan a Sanremo 2021, forte di una grande popolarità raggiunta sui social network soprattutto attraverso le sue frasi e poesie.
Alla vigilia della quarta serata del Festival, Gio Evan non è tra i primi dieci classificati nella classifica generale. Nella serata dei duetti andata in onda ieri sera, il cantante si è esibito nella cover de Gli Anni degli 883, insieme a quattro concorrenti di The Voice Senior, e si è classificato al 24esimo posto.
Arnica di Gio Evan, il video dell'esibizione a Sanremo 2021
Ecco il video dell'esibizione di Gio Evan durante le prime serate del Festival, in attesa di rivederlo questa sera sul palco del teatro Ariston:
Il testo di Arnica
Ecco le parole della canzone "Arnica" di Gio Evan. Qui la scheda completa della canzone.
E sbaglio ancora a vivere e non imparo la lezione
 Prendere in tempo il treno, e poi sbagliare le persone
 E sbaglio ancora a fidarmi a regalare il cuore agli altri
 Che poi ritorna a pezzi curarsi con i cocktail e fare mezzanotte e non risolvere mai niente
 Cerco un amico per un buon tramonto insieme
 Voglio arrivare all’alba e dire dai di nuovo
 E voglio farmi scivolare il mondo addosso
 E non scivolare sempre io
 E volo con la testa tra le nuvole
 Ma vedessi il cuore quanto va più in alto
 E non voglio dimenticare niente
 Però fa male ricordarsi tutto quanto
 Le corse lungomare
 Nuotare fino a non toccare
 L’ansia di non fare in tempo
 Coi regali di Natale
 Lo sguardo di mia madre, quando pensava che questa volta non ce la potessi fare
 Le partite sulla strada
 Fare i pali con la maglia
 Restare accanto
 A chi non ce l’ha fatta
 Le prime cicatrici
 Gli amori mai finiti
 Le nottate a casa soli o ubriachi con gli amici
 Per poi dire cosa quanto ha fatto male
 Eppure non riesco a rinunciare
 Per poi dire cosa quanto ha fatto male
 Eppure lo voglio rifare
 E portami una primavera prima che appassisca
 Davanti all’estate di tutti
 Così esile che la tormenta
 Mi confonde con un panno steso al vento
 E cerco un posto dove poter fare il debole
 Amici buoni per smezzare una tempesta
 ‘Che’ l’amore si scopre solo in mezzo al temporale, ammiro i vostri punti fermi ma ho bisogno di viaggiare
 E volo con la testa tra le nuvole
 Ma vedessi il cuore quanto va più in alto
 E non voglio dimenticare niente
 Però fa male ricordarsi tutto quanto
 Le corse lungomare
 Nuotare fino a non toccare
 L’ansia di non fare in tempo
 Coi regali di Natale
 Lo sguardo di mia madre, quando pensava che questa volta non ce la potessi fare
 Le partite sulla strada
 Fare i pali con la maglia
 Restare accanto
 A chi non ce l’ha fatta
 Le prime cicatrici
 Gli amori mai finiti
 Le nottate a casa soli o ubriachi con gli amici
 Le corse di mia madre per fare in tempo a scuola
 Sognare ad occhi aperti
 L’estate senza soldi
 L’ansia degli esami
 Ma che festa il giorno dopo
 La faccia di mio padre
 Quando andava a lavoro
 Le volte in cui pensiamo che andrà tutto male
 I viaggi con chi ami
 Sì ma i sogni a puttane
 Le prime delusioni
 Perché i baci finiscono
 Le nottate a casa con gli amici
 A dire resteremo uniti
 E poi dire cosa quanto ha fatto male
 Eppure non riesco a rinunciare
 Per poi dire cosa quanto ha fatto male
 Eppure lo voglio rifare.
 
		 
			 
			 
  