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Ghali risponde pubblicamente alla lettera di una sua fan: “Felice di aiutarti”

Il re della trap è rimasto particolarmente colpito dalla lettera inviatagli da una fan, di nome Mariya K, tanto da risponderle pubblicamente su Instagram Stories: “Mi fa felice sapere che ti aiuto senza nemmeno saperlo. Sono fortunato, ti voglio bene anche io. Sicuramente ci vedremo prima o poi”.
A cura di Valeria Morini
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Cos'è un artista musicale senza i suoi fan? Lo sa bene Ghali, che su Instagram Stories ha pubblicato la risposta alla lettera che una sua sostenitrice gli ha inviato privatamente. Un gesto semplice con cui il re della trap, tra gli artisti di maggior successo del momento sulla scena italiana, vuole mostrare la sua vicinanza al proprio pubblico.

La risposta di Ghali alla sua fan

Non è chiaro cosa questa ragazza di nome Mariya abbia scritto a Ghali, che lascia però intendere come la fan abbia trovato sostegno nella musica dell'autore di "Cara Italia". Le sue parole hanno colpito enormemente il cantante, che ha replicato così nella sua story: "Cara Mariya K. Ho letto la tua lettera. Sì la tua, quella che mi hai mandato via e-mail. Ti ringrazio tanto davvero e ti auguro il meglio. Mi fa felice sapere che ti aiuto senza nemmeno saperlo. Sono fortunato, ti voglio bene anche io. Sicuramente ci vedremo prima o poi". Il resto rimane un segreto tra loro due.

Qualche giorno fa il saluto di Ghali al piccolo Ledio

Nei giorni scorsi, l'artista milanese di origine tunisina ha fatto parlare anche per l'addio commosso a un fan giovanissimo di nome Ledio, il bambino di 11 anni che aveva incontrato poco prima all’Ospedale Gemelli di Roma e che purtroppo è scomparso: "A volte la vita si complica ma è solo un periodo di transizione, solo un momento. Perché noi non smettiamo mai di esistere, siamo una linea infinita, restiamo per sempre con la nostra energia e i nostri insegnamenti. Non lasciate che nessuno vi faccia credere di avere una vita migliore della vostra, smettetela di sottovalutarvi e di cercare di essere chi non siete realmente. Tutti abbiamo qualcosa da insegnare al prossimo, tutti dovremmo fermarci a parlare anche per un solo secondo".

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