video suggerito
video suggerito
Festival di Sanremo 2021

Il significato di “Una ragione di più”, la canzone di Ornella Vanoni sull’abbandono

Era il 1969 quando fu pubblicato, in un 45 giri insieme al singolo “Quando arrivi tu”, uno dei brani più celebri di Ornella Vanoni, scritto da Franco Califano, Mino Reitano, Franco Reitano, Luciano Beretta: “Una ragione di più”. Un brano che raccontava dal punto di vista di una donna, l’idea di abbandonare il proprio partner, diviso dall’amore che ancora prova e dalla necessità di allontanarsi perché non c’è altro da condividere.
A cura di Vincenzo Nasto
39 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Scritto da Franco Califano, Mino Reitano, Franco Reitano, Luciano Beretta e dalla stessa cantante Ornella Vanoni, "Una ragione di più" è uno dei brani più famosi della cantante milanese, incisa nel 1969 sul 45 giri insieme a "Quando arrivi tu". La canzone, presentata nella trasmissione "Senza rete", rimane uno dei cavalli di battaglia della longeva carriera di Ornella Vanoni, re-interpretato negli anni dagli stessi Califano e Reitano, e in tempi più recenti da Emma Marrone e Valerio Scanu. Un brano che racconta l'avventura di una donna stanca del proprio rapporto sentimentale, che decide alla fine, di andare via dal suo partner.

Il significato di Una ragione di più

Tra le più longeve carriere della musica italiana, Ornella Vanoni ha rappresentato la figura fondamentale per la musica leggera italiana negli anni, arrivando a influenzare generazioni successive alla sua, anticipando i tempi con una narrazione che poneva la donna al centro dei propri racconti. Come in "Una ragione di più", brano pubblicato nel 1969 con "Quando arrivi tu" e che ha segnato parte della sua carriera, rimanendo uno dei suoi cavalli di battaglia. Un brano che racconta una storia di abbandono e di sentimenti contrastanti, di una donna stanca del proprio rapporto sentimentale, che decide di abbandonare. Andare via non è sicuramente facile, perché l'amore è ancora tangibile, rappresentato dalle mani dell'uomo: "Cerco le mie mani, ti vorranno ancora ma ci sarà chi me le tiene, oggi e domani e poi domani ancora, finché il mio cuore ce la fa. Contraddizione che si rafforza nella strofa successiva, in cui l'amore richiesto da parte del partner è diventato così forte, che la donna non ha più niente da dargli, ma l'amore è ancora tanto. Alla fine la donna prova ad andare via, ma una richiesta potrebbe farla tentennare: "Vado ma se mi dici non lasciarmi solo, non so se il cuore ce la fa".

Il testo di Una ragione di più

Sai, c'è una ragione di più
Per dirti che vado via
Vado e porto anche con me
La tua malinconia

Cerco le mie mani, ti vorranno ancora
Ma ci sarà chi me le tiene
Oggi e domani e poi domani ancora
Finché il mio cuore ce la fa

Sei tu quella ragione di più
Mi hai chiesto talmente tanto
Io, non ho più niente per te
E ti amo, tu non sai quanto

Amo da morire anche il tuo silenzio
Che non mi lascia andare via
Vado ma se mi dici "non lasciarmi solo"
Non so se il cuore ce la fa

È una ragione di più
È una ragione di più
È una ragione di più

39 CONDIVISIONI
459 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views