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Francesco De Gregori canta “Anema e core”: “La canzone napoletana è la tentazione di ogni artista”

Francesco De Gregori canta “Anema e core” con la moglie Chicca e spiega come ha deciso di approcciarsi alla lingua napoletana, e al contempo annuncia il doppio tour live che terròà prima a Roma con una serie di concerti intimistici, bissati da giugno da un tour in cui porterà i suoi successi in giro per l’Italia accompagnato da un’orchestra.
A cura di Redazione Music
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Francesco De Gregori (ph Daniele Barraco)
Francesco De Gregori (ph Daniele Barraco)

Francesco De Gregori tornerà nel 2019 con due progetti live e un documentario, "Vero dal vivo", su Rai 3 il 1 dicembre alle 21.40, e i concerti di Off the Record dal 28 febbraio al 27 marzo al Teatro Garbatella di Roma e i concerti in estate di "De Gregori & Orchestra – Greatest Hits Live" che debutterà l’11 giugno alle Terme di Caracalla e proseguirà al Teatro Antico di Taormina il 15 giugno (in attesa di autorizzazione dall’Assessorato Regionale del Turismo), il 30 giugno al Lucca Summer Festival, il 20 settembre all’Arena di Verona a cui si aggiungeranno una serie di date, nel corso di tutta l’estate, per i luoghi storici e artistici più belli d’Italia.

De Gregori e la musica napoletana

Ma De Gregori ha anche pubblicato una versione di "Anema e core" cantata assieme alla moglie Chicca e registrata nei Real World Studios di Peter Gabriel. La versione acustica del brano “Anema e Core” è già disponibile negli store digitali e sulle piattaforme streaming, quella orchestrale invece uscirà in digitale venerdì 23 novembre, mentre il video girato da Daniele Barraco è già disponibile: "Ho cercato di rispettare al massimo la lingua napoletana, chiedendo a tutti i napoletani che incontravo come si pronunciasse quella o quell'altra parola – ha spiegato il cantante ai microfoni di Fanpage.it -. Spero di essere riuscito a essere plausibile in questo mio avvicinamento alla lingua. La musica napoletana è qualcosa in cui ogni cantante prima o poi cade, precipita, perché è un miraggio, qualcosa di molto vicino eppure inavvicinabile, nel senso che la lingua ha una tale ricchezza di suono e di significato… è una tentazione in cui un cantante alla fine deve per forza cadere, io me n'ero tenuto lontano per 40 anni poi alla fine ho ceduto, non so per quale motivo ma sono felicissimo di averlo fatto. Anema e core è una canzone piena di significati, questo è il motivo per cui l'ho fatto e per cui l'ho fatto con mia moglie Chicca".

I live intimi alla Garbatella

Il cantante ha anche parlato dei concerti, intimi, che terrà alla Garbatella davanti a un numero preciso di persone, ogni sera: "Credo che arrivi un momento nella vita di uno che fa il mio mestiere in cui questa intimità diventa sempre più rara e preziosa, perché normalmente le tournée sono organizzate in modo da avere più gente possibile sotto al palco. Trovo che sia una specie di confessionale per un artista, la distanza tra pubblico e artista è attenuata, la canzone è più condivisa, più nuda e più a portata di mano", mentre sulla versione orchestrata dei suoi successi, che porterà live da giugno, spiega: "Mi sono trovato molto bene perché è totalmente nuovo per me essere avvolto dai suoni degli archi, dei fiati, ci vuole più rigore, però in cambio di questa minore libertà c'è una grande profondità di suono e le canzoni sicuramente suonano più emozionanti".

I complimenti del cantante ad Anastasio

Quest'anno la sua "Generale", contenuta in "De Gregori", album del 1978, compie 40 anni e qualche settimana fa una versione fatta sul palco di X Factor da Anastasio è diventata virale. Una versione, quella del cantante napoletano, completamente rivista nel testo, un azzardo che ha impressionato i giudici ed è piaciuta anche all'autore originale: "Mi è piaciuta molto la versione fatta ad X Factor, moltissimo. È un bellissimo modo per rivisitare una canzone, ci vuole talento per farlo e Anastasio secondo me ha fatto… anzi gli faccio tanti auguri".

"Vero dal vivo" come una fotografia

Per quanto riguarda, invece, il documentario girato da Barraco, che il pubblico potrà vedere sugli schermi a dicembre, De Gregori spiega: "Chi l'ha girato, Daniele Barraco, a un certo punto è diventato inesistente, non mi accorgevo che lui c'era per cui non ho minimamente modificato nulla rispetto al mio modo naturale di essere, di atteggiarmi con le spalle, di dire parolacce o di trattare male qualcuno invece di mostrare affetto verso qualcun altro. Non c'è niente di studiato, quindi non è stato come guardarsi alo specchio, ma come essere fotografato da un bravo fotografo, cosa che del resto Barraco fa nella vita".

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