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Festival di Sanremo 2016: Arisa dice sì all’appello pro unioni civili #SanremoArcobaleno

Sul web Luca Finotti e Andrea Pinna invitano i cantanti in gara a indossare un richiamo arcobaleno per sostenere l’importanza delle unioni civili e dei diritti delle coppie gay. Arisa è la prima Big ad accettare, appoggiando con entusiasmo l’iniziativa.
A cura di Valeria Morini
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I Big del Festival di Sanremo 2016 raccolgono l'appello di #SanremoArcobaleno, un'iniziativa divenuta virale sul web nelle ultime ore subito accolta da Arisa. Tutto è nato da un tweet del regista e fotografo Luca Finotti che ha invitato i cantanti, a sostenere le unioni civili: "Che bello se questa sera a ‪Sanremo gli artisti indossassero almeno un richiamo Arcobaleno".

L'appello di Finotti è stato ripreso da Andrea Pinna, nota webstar nonché recente vincitore di "Pechino Express 2015":

Sarebbe bello se stasera a Sanremo gli artisti indossassero tutti un richiamo arcobaleno per far presente alla nostra classe politica che l’amore ha gli stessi diritti per tutti, e che quello che chiediamo è condiviso davvero dalla maggioranza del Paese, non solo da chi ne verrebbe beneficiato. E questa battaglia così nobile non ha nulla a che vedere con le nicchie, con le minoranze, con la politica dei voti, delle alleanze e delle maggioranze. È una protesta comune contro le disuguaglianze, che non ha partito né colore, se non quello dell’amore. ‪#‎SanremoARCOBALENO

Arisa aderisce pienamente dal suo profilo Facebook. La cantante è alla sua quinta volta sul palco di Sanremo 2016 (compresa l'edizione 2015, in cui è stata valletta di Carlo Conti) e porterà il suo brano "Guardando al cielo" già nella prima serata della manifestazione.

Sarà curioso vedere se altri artisti aderiranno a #SanremoArcobaleno. Molto attesa in questo senso è anche la presenza come ospite di Elton John, noto sostenitore dei diritti dei gay. La scelta di accoglierlo all'Ariston ha già attirato le polemiche dei leader del Family Day, preoccupati per eventuali dichiarazioni "scomode". Carlo Conti, da parte sua, nell'ultima conferenza stampa ha liquidato la querelle con un invito a rispettare chi sale sul palco: "Se lui vuole dire qualcosa è libero", ha dichiarato il direttore artistico.

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