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Fedez: “Nessuna querela da Franceschini, se mi ha solo intimidito è una cosa deplorevole”

Il rapper racconta a Fanpage.it i risvolti della querela annunciata dal ministro dei Beni Culturali a suo carico mesi fa e lancia una accusa chiara: “Il mio 335 è intonso. O mi hanno solo intimidito o, peggio ancora, un pm non ha ritenuto valido e giusto procedere in un’indagine”.
A cura di Andrea Parrella
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La battaglia tra Fedez e il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini sembra essersi conclusa con un nulla di fatto. Per chi avesse perso le precedenti puntate, pochi mesi fa Franceschini annunciava, tramite una nota, di voler procedere legalmente nei confronti del rapper in seguito all'accusa, più volte espressa da Fedez, di un conflitto di interessi del ministro sulla vicenda Soundreef-Siae.

Fedez attacca il ministro

In occasione della conferenza stampa di Soundreef, Fedez ha contestato le minacce a mezzo stampa fatte da Franceschini e Filippo Sugar (presidente Siae, ndr) mesi fa, rivelando ai microfoni di Fanpage.it un interessante risvolto della vicenda:

Il mio 335 (il registro delle notizie di reato, ndr) è intonso, nel senso che è limpido, intonso, l'ho fatto prima di venire qua. Il che vuol dire o che hanno semplicemente intimidito a mezzo stampa, cosa che troverei deplorevole, senza fare alcuna querela perché fondamentalmente quello che diceva era vero; oppure un pm non ha ritenuto valido e giusto procedere in un'indagine. Peggio ancora.

La diatriba tra Fedez e Franceschini

Il nodo, secondo Fedez, era relativo alla moglie di Franceschini e a un presunto conflitto di interessi: "Soundreef ha un problema molto grosso – affermava – cioè che l’attuale ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, è palesemente in conflitto di interessi con i temi che deve affrontare tra Soundreef e la Siae, perché sua moglie gestisce gli immobili di SIAE". Al tempo Franceschini commentava in questo modo, annunciando appunto l'intenzione di querelare:

Sarà la decima volta che Fedez, da quando ha scelto Soundreef, tira fuori questa storia assurda, calunniando me e mia moglie e ignorando le norme che ha approvato il parlamento (…). Finora ho pensato fosse meglio far finta di niente ma ora ha superato anche la mia, molto molto alta, soglia di tolleranza e per questo ho già dato incarico di agire giudiziariamente contro di lui. È la prima volta che lo faccio dopo tanti anni di vita politica ma lui ha mezzi più che sufficienti per risarcire i danni che ci sta creando

La battaglia tra Soundreef e Siae

È di questi giorni la notizia della definitiva svolta nell'ambito della gestione diritti, con la definitiva apertura del mercato e la fine del monopolio Siae. La startup Soundreef, alla quale Fedez prima di ogni artista in Italia si era legato, ha affidato la riscossione dei copyright dei suoi artisti all’associazione no profit Lea. Di fatto si tratta di una svolta di enorme rilievo, considerando che il monopolio Siae sulla gestione dei diritti musicali durava da 130 anni ed era stato sottoposto a più riprese a dure critiche. Dopo la coraggiosa decisione di Fedez, che ha fatto da apripista in questa battaglia, molti artisti si sono accodati a lui: da Gigi D'Alessio a Nesli, passando per Fabio Rovazzi e i 99 Posse, fino alla Dark Polo Gang.

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