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Fedez: “15 denunce dal Codacons per la raccolta fondi, come cittadino voglio risposte da Fontana”

Il rapper commenta la guerra a colpi di accuse con il  Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, che ha sollevato dubbi sulla raccolta fondi per il reparto di terapia intensiva del San Raffaele e ha querelato lo stesso Fedez per calunnie e associazione a delinquere. L’artista milanese lancia anche una frecciatina alla regione Lombardia: “Diano risposte, i soldi delle tasse devono essere spesi come si deve”.
A cura di Valeria Morini
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È guerra tra Fedez e il Codacons, ormai da mesi. E il rapper torna a sfogarsi sul'argomento, nel corso di un'intervista rilasciata a Repubblica in merito all'uscita del suo nuovo singolo "Bimbi per strada (Children)", ma anche all'attivismo di questi ultimi tempi che lo ha visto in prima fila con la moglie Chiara Ferragni nella beneficenza per contrastare la pandemia e con il movimento Black Lives Matter. In particolare, il tema centrale è proprio la raccolta fondi organizzata insieme alla compagna che ha permesso la creazione di un nuovo reparto di terapia intensiva all’Ospedale San Raffaele di Milano. L'attività, però, ha suscitato la reazione del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori.

Ne esco con 15 denunce, se non ho perso il conto. Loro hanno criticato la mia raccolta fondi e io ho risposto per le rime, facendo notare… aspetti, calibro le parole perché non voglio la denuncia numero 16… facendo notare, ecco, la poca trasparenza delle loro azioni. Il risultato, atti giudiziari per diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e induzione a commettere reati e una richiesta di 393mila euro di danni, che avranno solo l'effetto di intasare i tribunali.

Sul reparto di terapia intensiva del San Raffaele

A marzo, il Codacons sollevò dubbi sulla campagna benefica lanciata dai Ferragnez e il rapper replicò insinuando a sua volta che le pratiche dell'associazione non fossero trasparenti. In tutta risposta, gli arrivò una querela per “diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e induzione a commettere reati”. Ovviamente, Fedez ribadisce la sua buonafede e non ha rimpianti per quanto fatto, al di là delle critiche:

L'abbiamo fatto perché era giusto, punto e basta. Di quello che si scrive sui social non ci interessiamo affatto. Hanno donato soldi 192mila persone, persone comuni, cosa che ci ha reso felicissimi. E ancor più felici è che il reparto di terapia intensiva sia stato realizzato, sia entrato in funzione e abbia salvato un gran numero di vite.

L'appello al Presidente della Regione Lombardia

Il rapper ha lanciato anche una frecciatina alla regione, citando il controverso caso dell'ospedale costruito alla Fiera di Milano costato "il triplo o quadruplo dei soldi di quello del San Raffaele", oltre che già privo di pazienti. In compenso, ritiene che il popolo italiano abbia dato una buona prova in questo periodo di emergenza.

Da cittadino io desidero che i soldi delle tasse che pago siano usati come si deve, non così. E sempre da cittadino, se posso, dopo aver visto Report vorrei delle risposte vere e serie da Fontana. È il momento di approfondire quel che è successo, di punire certe persone. Penso alla Pivetti: vorrei che non avesse più a che fare con la cosa pubblica. Per la prima volta ho percepito un senso collettivo di appartenenza all'Italia la gente ha contribuito non solo con donazioni, ma anche con comportamenti civili e rispettosi. Ho visto tassisti portare gratis medici e infermieri per esempio. Non so dire se siamo stati più bravi di altri Paesi di sicuro siamo stati bravi, e questo già mi conforta. Forse usciamo dal virus diversi.

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