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Ensi presenta il suo Domani: “Ormai posso permettermi il lusso di non seguire le tendenze”

A un anno dalla pubblicazione di “Oggi”, Ensi ritorna con il secondo capitolo della trilogia: “Domani”. L’intervista a Ensi qui.
A cura di Vincenzo Nasto
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FOTO: Andrea Barchi
FOTO: Andrea Barchi

Una trilogia che riuscisse a immortale il tempo, anche quello che non sembra esser davvero passato tra lo scorso 23 ottobre 2020 e il 12 novembre 2021: le due date corrispondono all'uscita di "Oggi" e "Domani", i due Ep di Ensi, che immortalano anche il limbo in cui il mondo della musica sembra intrappolato negli ultimi due anni. Novità rispetto al passato, la presenza di un producer che coordinasse le sei tracce del progetto, incarico che è andato a Crookers. La sua presenza sembra raccogliere in un modo personale, un suono che non si è ascoltato molto in Italia, e anche le collaborazioni sembrano parlare per sé. Se da una parte si vede la nuova scuola formata da Silent Bob, arriva con estrema forza "Bad Boys" che invece ripercorre la storia del rap italiano con esponenti come Nex Cassel, Nerone e Louis Dee. Vecchia scuola come i Griselda che diventano fonte d'ispirazione, non solo musicale, ma anche di un mercato da esplorare: quello degli appassionati. Infine "Baby", uno dei brani più particolari della discografia di Ensi, che si ripropone in una nuova veste, a metà tra cantante e stand up comedian. Un progetto che attende la sua chiusura con il terzo capitolo della discografia, ma che soprattutto attende la sua declinazione live, con le prime date a febbraio: "Abbiamo le date a febbraio, si spera di poter riprendere tutto in primavera". L'intervista a Ensi qui.

23 ottobre 2020 "Oggi", 12 novembre 2021 "Domani". È passato un anno tra un Ep e l'altro: quant'è cambiata la tua visione e il metodo di lavoro sul concepimento dei due progetti?

Purtroppo sono cambiate poche cose in quest'ultimo anno, siamo rimasti in un limbo di incertezza per il futuro dei concerti che ha fatto passare il tempo in maniera diversa. Non volevo far passare un anno tra i due capitoli della trilogia, ma non avendo una data per i live più o meno sicura, abbiamo rinviato fino a novembre la pubblicazione. È un paradosso per il tipo di concept applicato al tempo che ha il progetto, ma ogni tanto ce la cerchiamo da soli.

Una delle prime cose che arriva di Domani è la presenza costante nella produzione di Crookers. Com'è stato lavorare con un solo produttore a un progetto del genere?

Era ciò che cercavo da molto tempo, provare a costruire un'idea insieme a un produttore. Sapevo a cosa andavo incontro con Crookers, e soprattutto mi ha incuriosito ciò che avremmo potuto creare insieme. Ho trovato una persona, come me, che è convinta di ciò che fa nella sua vita e cerca di costruire qualcosa di personale. Ha una sua maniera di suonare.  Abbiamo avuto il nostro primo incontro durante la prima pandemia, a gennaio 2020. Ci siamo beccati poche volte ma ci siamo trovati subito a livello umano e a livello musicale. Eravamo soddisfatti di ciò che era uscito dalla tracklist e abbiamo proseguito su questo passo.

C'è stato un momento particolare in cui hai sentito la sua influenza?

Essendo un rapper ormai maturo, so che ci sono cose che voglio esplorare e in cui eccello, e cose che non preferisco in assoluto. Lavorare con lui è stato uno spartiacque, anche perché mi ha dato la possibilità di lasciare il timone a lui, e non succede molto spesso con i produttori. Sono sicuro che questo progetto qui è una roba che ancora non è uscita in Italia, è qualcosa di fresco, nuovo.

In “Neanche dio” elenchi una lista di brutture dei tempi moderni. C’è qualcosa che ti fa più paura degli altri, soprattutto per il futuro?

Credo di averle elencate tutte, quindi non c'è qualcosa che mi spaventa più delle altre. Il brano ha un valore di critica, ma soprattutto di autocritica sociale: diciamo che rispetto al passato ho più armi e armature per combattere queste paure. Ma dall'altro lato sono anche padre e quindi posso essere preoccupato dal futuro. Sicuramente vuole essere un brano motivazionale, anche se molto crudo.

Nell’atmosfera di “Benzo”, si riconosce quel suono classic che adesso artisti come i Griselda e in maniera diversa anche i Silk Sonic, stanno cercando di riportare. Basta vedere il tappeto con il sax. Quanto senti vicini a te questi suoni e quanto il ritorno agli strumenti analogici potrebbe portare una nuova ventata nel panorama urban italiano?

Credo che sia tutto ciclico, anche la musica. Eravamo arrivati a una ramificazione del genere, con l'esplosione della trap e più recentemente della drill, che avevano mostrato nuove melodie, ma sono comunque parte di una tendenza. Per quanto riguardo "Benz", questo tipo di melodie invece riprendono la tecnica del sample nella musica hip hop, però in maniera diversa a ciò che abbiamo assistito nell'ultimo anno. Ci sono stati molti esempi di persone che hanno ripreso successi dei '90 e dei 2000, remixandoli: io e Crookers abbiamo deciso di riprendere questi campionamenti e di ricomporli quasi da zero per creare un sound personale.

Una ricostruzione profonda.

Chi ha le orecchie un po' più buone, sa che ci sono gruppi e artisti che riescono a portare in avanti il movimento grazie a questo tipo di musica. Basta osservare tutto il mondo Griselda, che in America magari non ha un grande mercato digitale, ma ha un successo reale per gli appassionati del genere. Anche noi abbiamo riscosso un grande risultato tra gli amanti della cultura hip hop, con sei tracce incise nella roccia. Ci possiamo permettere il lusso di non andare incontro alle tendenze, perché navighiamo in un mare che ci permette di farlo. Ho capito finalmente qual è il mio pubblico: quelli a cui piace questo genere, e non sono pochi come raccontano.

E invece Baby rappresenta la particolarità del progetto: cosa ti ha stimolato maggiormente nella nascita di un brano del genere?

All'inizio il brano mi aveva un po' stranito, perché era un pezzo diverso dal solito e perché sembrava quasi un monologo di stand-up comedy. Poi Crookers mi ha convinto che potessi fare questo pezzo, completarlo, e l'ho fatto a un mese dall'uscita del progetto. L'avevo messo da parte dopo aver scritto poche rime, poi da lì in poi ne avrei potuto scrivere 200. È stato confezionato alla perfezione e l'abbiamo fatto uscire, risultando uno dei brani che hanno più colpito del progetto.

Manca l'ultimo capitolo: quando e come arriverà?

Secondo me quando arriverà l'ultimo Ep, si avrà una definizione più profonda di tutto il progetto. Arriverà sicuramente nel 2022, ma per adesso sarebbe affrettato annunciare date. Adesso ci stiamo concentrando sull'uscita di "Domani", ma soprattutto sul ritorno ai concerti live. Abbiamo le date a febbraio, si spera di poter riprendere tutto in primavera. In mezzo ci godiamo queste feste e un po' di meritato riposo.

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