Emma Marrone in lacrime ad Assago, la dedica toccante al padre: “Ho imparato da te”
Emma Marrone ha infiammato il pubblico del Forum di Assago, nella tappa milanese del suo Essere qui tour, del 26 febbraio. La cantante è reduce da un periodo particolarmente delicato che l'ha vista al centro di pesanti insulti sessisti subiti dal politico leghista Massimiliano Galli. Sul palco del Mediolanum Forum, però, non c'è stato spazio per le polemiche, ma solo per tanta emozione e per una dolcissima dedica al padre Rosario. Più avanti, nel corso del concerto, Emma si è commossa per l'affetto dei fan ed è scoppiata a piangere sul palco (i video sono in fondo all'articolo).
Ho imparato a strimpellare la chitarra guardando mio padre, che suonava a casa per noi. Muoveva le sue dita sulle corde e io volevo essere come lui, che sa suonare bene. Niente, papà, queste canzoni sono per te: non sono brava come te però ci metto tanto cuore, che è quello che mi hai insegnato tu.
Il forte legame con il padre
Emma ha sempre parlato pubblicamente del rapporto molto intenso che la lega a papà Rosario Marrone, che la segue costantemente, va spesso ai suoi concerti e l'ha persino accompagnata nel su tour in Giappone. "Mi tiene la mano come quando ero bambina", raccontò dopo la tappa a Tokyo. Chitarrista in una band, è stato lui a trasmetterle l'amore per la musica e a spingerla a esibirsi fin da piccola nelle feste popolari e nei locali, prima del grande successo conosciuto a partire da Amici.
Emma e gli insulti, il mondo della musica la difende
“Apri le cosce e fatti pagare”: questo l'inqualificabile insulto di Massimiliano Galli alla Marrone, colpevole di aver pronunciato la frase "Aprite i porti" a un suo concerto. Se Galli è stato espulso dalla Lega, la Marrone ha replicato con un'amara constatazione sulla deriva razzista e nervosa dell'Italia: "Siamo in un momento storico in cui stiamo annegando nell'odio", ha dichiarato in lacrime durante la tappa ad Ancona, "Io non sono madre ma mi piacerebbe che un domani mio figlio possa vivere in un'Italia bella, sana, pulita, coraggiosa, rispettosa dei diritti di tutti e del diritto di pensiero e di parola". Tantissimi i colleghi, da Fiorella Mannoia ai Marlene Kuntz, che hanno espresso solidarietà nei loro confronti.