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EMI: “Abbey Road non è in vendita”

“Riteniamo che Abbey Road debba restare di proprietà di Emi”, ha detto la major.
A cura di Biagio Chiariello
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Qualche giorno fa avevamo annunciato l’intenzione della major di risollevare le proprie sorti economiche attraverso la cessione degli studi di registrazione più famosi al mondo: quelli di Abbey Road. Ora la EMI fa retromarcia, è smentisce l’intenzione di vendere.

"Emi conferma che ha in corso discussioni preliminari per la rivitalizzazione di Abbey Road con terzi interessati e appropriati" si legge in un comunicato della casa discografica londinese, che avrebbe peraltro rifiutato una consistente offerta (30 milioni di sterline) arrivata alla EMI per accaparrarsi l’edificio al numero 3 della celebre via inglese dove hanno suonato artisti del calibro dei Beatles e dei Pink Floyd.

"Riteniamo che Abbey Road debba restare di proprietà di Emi", ha detto la stessa major.

Tra i papabili acquirenti degli studi anche l'impresario teatrale britannico Sir Andrew Lloyd Webber("Cats" e "Il fantasma dell'opera”), che, a detta del suo portavoce, era “molto interessato all’acquisto”.

Lo stesso ex Fab Four Paul McCartney sperava che qualcuno all’interno della musica potessere salvare i celebri studios, che presto potrebbero diventare monumento nazionale per iniziativa delle belle arti britanniche.

Biagio Chiariello

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