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Dopo le battaglie social e la campagna no-vax, Eric Clapton è risultato positivo al Covid-19

Dopo due anni di battaglia alle restrizioni sanitarie per la pandemia e la campagna no-vax, Eric Clapton è risultato positivo al Covid: salta la data di Milano.
A cura di Vincenzo Nasto
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Eric Clapton 2022, foto di Facebook @Clapton
Eric Clapton 2022, foto di Facebook @Clapton

Dopo più di due anni di pandemia, uno dei più espliciti e critici artisti riguardo alle norme sanitarie, ma soprattutto riguardo al vaccino del Covid-19, è risultato positivo. Si tratta di Eric Clapton, che nelle scorse ore ha annunciato attraverso i suoi canali social, che avrebbe dovuto posticipare le date di Zurigo e Milano, dopo essere risultato positivo poco dopo il secondo concerto alla Royal Albert Hall di Londra, lo scorso 8 maggio. La scelta di posticipare le esibizioni, come si legge anche sull'annuncio social, è partito dalla preoccupazione per il cantante di contagiare la sua band, la sua crew, i promoter, lo staff e anche i fan che sarebbero accorsi in numerosi ai concerti. A pesare sulla sua scelta anche le condizioni di salute e il consiglio dello staff medico, che ha avvertito il cantante che un rientro anticipato avrebbe potuto tardare di molto il suo pieno recupero fisico.

Tra i più feroci commentatori della pandemia, Eric Clapton è stata una delle figure più polarizzanti durante i due anni di restrizioni legate al Covid-19. Tra i primi a minimizzare sugli effetti della malattia a lungo termine sull'essere umano, una delle sue battaglie più strenue è legata all'efficacia del vaccino. Per mesi, il cantante si è fatto testimone di una campagna no-vax che ha visto anche la partecipazione del collega Van Morrison, con la pubblicazione di canzoni contro i vaccini. Nel frattempo, Clapton ha finanziato anche una band britannica, legata alle opinioni no-vax per poi arrivare all'affermazione che più di tutte ha posto il musicista nell'occhio del ciclone. Infatti, Clapton ha dichiarato che non avrebbe partecipato a manifestazioni, o suonato in luoghi, che avrebbero richiesto ai partecipanti di mostrare la prova della vaccinazione.

Una situazione complessa, che è diventata ancora più paradossale quando Clapton ha dovuto dichiarare di essersi sottoposto a due dosi del vaccino AstraZeneca/Oxford. Proprio l'ultima somministrazione aveva portato Clapton a rendere pubblico il suo dissenso nei confronti dei vaccini, in seguito a effetti collaterali "disastrosi", che, disse, lo costrinsero a uno stop forzato. La frustrazione per il contagio si legge anche nel post sui social del cantante, quando afferma: "È molto frustrante aver evitato il Covid durante il lockdown e durante tutto il periodo in cui sono state applicate le restrizioni di viaggio. Eric avrebbe dovuto soccombere al Covid-19 allora, ma speriamo vivamente che si riprenderà a sufficienza entro la fine della settimana per essere in grado di eseguire il resto delle esibizioni programmate". Per adesso non sono state ancora rese note le date in cui verranno riprogrammate le esibizioni di Zurigo e Milano.

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