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Dear Jack: “Dimostreremo di poter avere un posto tra i big della musica italiana”

I Dear Jack stanno crescendo e sperano di poter acquisire sempre maggiore credibilità. Intanto portano il loro album d’esordio in giro per i Palazzetti italiani, dove Fanpage li ha incontrati per parlare del loro presente e anche del futuro.
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I Dear Jack sono tra i fenomeni di questo 2014 musicale. Arrivati secondi al talent "Amici di Maria De Filippi" hanno da subito mostrato una marcia in più, certificata subito dal bagno di folla che puntualmente li sommergeva durante le apparizioni live e supportata dalle vendite di "Domani è un altro film – prima parte", l'album d'esordio di questo quintetto che oltre a essere certificato platino per due volte, e rimasto in cima alle classifiche di vendita per cinque settimane consecutive – unici del 2014 -, è stato anche l'album più venduto della prima metà del 2014, come annunciato a luglio dalla FIMI. Una soddisfazione non indifferente per questi ragazzi che, intanto, sono partiti col tour nei Palazzetti.

"Per noi Dear Jack la vita è cambiata radicalmente nell'arco di pochi mesi, a partire da ‘Amici' che ha segnato la svolta per ognuno di noi e per il progetto in toto, poi dopo è arrivato anche il mondo discografico e quindi siamo partiti, abbiamo cominciato a girare l'Italia, abbiamo conosciuto i fan, li abbiamo incontrati quasi tutti dal vivo: abbiamo fatto disco di platino, poi abbiamo fatto doppio disco di platino e siamo fieri di dire che probabilmente quasi tutti quei cd li abbiamo toccati, li abbiamo firmati" hanno detto ai microfoni di Fanpage durante la tappa napoletana del tour. Un tour in cui i ragazzi hanno incontrato e incontreranno tutti i fan che compreranno l'album all'interno dei Palazzetti, così da rafforzare il loro già stretto rapporto col proprio pubblico.

Nonostante la notorietà, però, continuano a sostenere che sono "i cinque scemotti di sempre", ma con un po' di esperienza in più. Scemotti che però hanno dovuto subito affrontare il lato negativo della fama, come le minacce portate al cantante della band Alessio Bernabei – gli altri sono Francesco Pierozzi (chitarra elettrica e acustica), Lorenzo Cantarini (chitarra elettrica), Alessandro Presti (basso) e Riccardo Ruiu (batteria) – che, dicono, sono dovute a un po' di invidia. Minacce, certo, ma anche il pregiudizio verso una band uscita da un talent che, però, spera di acquisire col tempo sempre più credibilità. Intanto sognano Sanremo, istituzione da cui per molto tempo si sono tenuti lontani anche come pubblico ma che in quest'ultimo periodo hanno riscoperto assieme a tutta la musica italiana: "Crescendo – dice Bernabei – ho riscoperto che stiamo in una terra con tante tante sorprese, la musica italiana è veramente bella, siamo fieri di farla e non vediamo l'ora di salire sul palco dell'Ariston".

E in attesa dell'ultima tappa che si terrà a Milano, al Mediolanum Forum il 28 ottobre, i Dear Jack pensano già al prossimo album, quello della maturità, quello che "darà la conferma che i Dear Jack possono continuare nella musica e avere un posto tra i big della musica italiana" perché, come sottolinea Cantarini: "Siamo ambiziosi e penso che abbiamo anche la testa giusta per poter gestire la responsabilità che abbiamo. E non vi deluderemo".

Intervista, riprese e montaggio: Peppe Pace.

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