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Da Patty Pravo ai Pink Floyd, tutte le scoperte di Bornigia

Le grandi imprese di Giancarlo Bornigia ed il suo Piper: il talent scuot portò a Roma per la prima volta i Pink Floyd, i Genesis e Jimi Hendrix, mentre scoprì Patty Pravo, Renato Zero e Mia Martini.
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Con la morte di Giancarlo Bornigia, è impossibile non soffermarsi sul grande lavoro e sul grande contributo che ha dato al mondo della musica e dell'intrattenimento made in Italy. Nello storico Piper, club di culto degli anni ‘6o, per la sua apertura, chiamò i migliori artisti della beat generation italiana: The Rokes, Equipe 84, Le Pecore Nere e Fred Bongusto, Romina Power, Dik Dik, Gabriella Ferri, Rita Pavone. Discorso particolare per Renato Zero e Mia Martini (quando era ancora Mimì Berté) che, con Patty Pravo e Loredana Berté, trovarono il modo proprio nel Piper Club di farsi conoscere e di fare quella gavetta che li ha portati a diventare tra i più grandi del panorama italiano.

Fu il primo a portare a Roma i Genesis, i Pink Floyd (tra il 18 e il 19 aprile 1968) e Jimi Hendrix, giovanissimo. E ancora i Rolling Stones, gli Who. Bornigia creò la leggenda del Piper, quelle non erano serate, erano degli eventi unici.

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