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Cosmo chiede un concerto con Green Pass e senza distanze, Fedez: “Proposta seria per ripartire”

Cosmo ha inviato una lettera al Presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e alla sua vice Elly Schlein, nella cui regione si terrà – forse – dall’1 al 3 ottobre “La prima festa dell’amore”, chiedendo di poter sperimentare la possibilità di un live con Green Pass e tamponi, ma senza sedute e distanze.
A cura di Francesco Raiola
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L'estate sta finendo e con lei anche i concerti all'aperto, che anche quest'anno si sono tenuti con restrizioni importanti: posti solo seduti, distanziamento, tamponi/green pass. Un'estate ce ha portato con sé non poche polemiche, scoppiate definitivamente con il concerto a sorpresa di Salmo a Olbia, che ha portato alla luce un problema fondamentale, ovvero quello per cui il mondo della musica – e in particolare quella del live – da due anni paga un prezzo enorme, vedendo mancare all'appello i ricavi di uno dei pezzi principali dell'industria, ovvero i concerti.

Lo sa bene anche Cosmo, che ha inviato una lettera al Presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e alla sua vice Elly Schlein, nella cui regione si terrà – forse – dall'1 al 3 ottobre "La prima festa dell'amore", ovvero il primo live in Italia con posti in piedi e senza distanziamento, svolgendosi sotto un grande tendone circense da Festival internazionale, aperto ai lati in modo da garantire la naturale circolazione dell’aria. Cosmo l'ha annunciato mesi fa, quando ancora non era chiaro quello che sarebbe successo in estate, e adesso scende in campo per chiedere di provare a dare respiro anche all'industria dell'intrattenimento, permettendo concerti con assembramento, previa la certezza che tutti i partecipanti siano vaccinati o abbiano fatto il tampone nelle 48 ore precedenti all'evento.

È difficile immaginare un concerto di Cosmo con il pubblico seduto e già nel suo ultimo "la terza estate dell'amore" il cantante metteva in chiaro il suo messaggio spiegando che il ballo era un atto politico: "È un ribadire l'importanza della musica e del rituale connesso alla musica, io amo e intendo la musica come aggregazione, con tutti i benefici che può avere a livello sociale e con tutti i significati politici che può avere, perché nel momento in cui devi essere semplicemente un consumatore o un individuo che va dal punto A al punto B per comprare una cosa e poi devi tornare a casa, hai svuotato lo spazio pubblico" disse in un'intervista a Fanpage ribadendo l'importanza del ballo come rito.

Nella lettera indirizzata a Bonacchini e Schlein Cosmo scrive di come il Green Pass avrebbe potuto essere un'opportunità per tornare alla normalità, cosa che il Governo ha scelto di non fare, spiegando che il distanziamento è contrario proprio al rito di alcune culture musicali:

Il nostro settore, quello della musica dal vivo, dei concerti e delle serate nei club, può ripartire seriamente solo in un modo (prima che l’emergenza venga dichiarata ufficialmente superata, intendo): utilizzando il Green Pass come un’opportunità per tornare alla normalità. Tampone o vaccino (o guarigione) che sia, mi sembrava ovvio che con circa il 70% della popolazione vaccinata e l’allentamento della pressione sulle strutture sanitarie si potesse estendere l’uso del pass a tutte le attività. Purtroppo, il governo ha preferito l’ipocrisia. Ha preferito voltarsi dall’altra parte e lasciare le briciole al nostro settore. Perché, credo voi lo sappiate, la maggioranza dei musicisti e dj non possono esibirsi col pubblico seduto e distanziato. Non fa proprio parte di determinati riti, determinate culture musicali.

Ma il problema, come da tempo dicono gli attori del settore è che con quei numeri le grandi produzioni sono obbligate o a non fare concerti o a farli in perdita:

Inoltre, e questo è un altro aspetto che il governo finge di ignorare, le capienze attuali rendono insostenibile la produzione di gran parte degli eventi. I festival messi in piedi quest’estate sono quasi esclusivamente quelli che beneficiavano di finanziamenti. Questo costituisce, di fatto, una discriminazione. E segna una ripartenza che definire falsa è un eufemismo, perché sul lungo periodo – ma anche sul breve – sarà impossibile continuare con queste modalità, e in tanti saranno tagliati fuori, costretti a mollare e cambiare lavoro.

Cosmo ha poi parlato della responsabilità di tutto il settore durante la pandemia, ma spiegando che è arrivata l'ora di cambiare qualcosa e il suo concerto potrebbe essere il primo passo, anche perché modalità del genere sono state sperimentate già in altri paesi. Per questo il musicista ha chiesto alla Regione di provare a fare un primo passo:

Nutro la massima stima per voi e per la Regione che amministrate. Da qui vi si guarda come esempi, e la scelta della location è legata anche alla condivisione di una visione politica. Perché in fondo per me di questo si tratta. Questo concerto è rimandabile, figuriamoci, senza che il mondo finisca. E sia chiaro: non è (solo) per l’aspetto economico e lavorativo che lo stiamo mettendo in piedi. Questo evento ha un significato che lo rende urgente, un significato politico nel senso più alto del termine. La musica elettronica come linguaggio dei giovani, l’aggregazione, la socialità e il ballo sono stati messi in coda a tutto, finora. La pandemia è stata la cartina al tornasole dei valori e delle priorità di chi ci governa, e della sordità diffusa che sta ancora prevalendo tra le forze politiche. Ora basta. Non sono qui a chiedervi di fare l’impossibile, ma bisogna dare un segnale. Al governo. Insieme. Perché è il momento di dare una svolta a questo periodo. La convivenza col virus è iniziata. È ora di cancellare la parola “assembramenti”, smetterla di sbattere le persone in festa in prima pagina solo per creare polemiche e scandalo. È ora di creare aggregazione senza lo stigma dell’irresponsabilità o dell’untore. È ora di essere pragmatici e smetterla di colpevolizzare il nostro settore. È ora di dare una prova che le cose si possono fare. Nel resto d’Europa (UK, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Svizzera e diversi paesi dell’Est) quest’estate ci sono già stati moltissimi festival outdoor e serate con migliaia di persone tutte vicine e in piedi. Gli ingressi, guarda un po’, erano possibili solo col Green Pass.

La richiesta precisa, quindi, è quella di agire in deroga alle disposizioni statali, usare questo evento come sperimento "per quanto sia surreale chiamarlo così, dopo che tutta Europa ha fatto esperimenti entro l’inizio del 2021 e ha già messo in pratica i protocolli quest’estate. Noi siamo disponibili a essere i primi. L’importante è che il concerto avvenga già ad ottobre. Perché sappiamo che non è più il caso di aspettare".

La proposta di Cosmo, un giorno ha raccolto l'assenso di tantissimi artisti, da Elisa a Gaia passando per Fedez, anch'egli molto attivo su questo fronte (e anche nella polemica con Salmo). Proprio il rapper milanese ha condiviso il post di Cosmo sulla sua pagina Instagram, scrivendo: "Una proposta seria e sensata per provare a ripartire. Nella speranza che venga almeno presa in considerazione".

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