Concerto Harry Styles a Campovolo, le regole che dividono i fan: “Non si capisce chi comanda”

Cosa sta succedendo tra i fan di Harry Styles prima del concerto evento a Campovolo: dagli appelli due volte al giorno all’obbligo di trascorrere la notte laddove si è preso posto, le polemiche sulla gestione delle file.
A cura di Redazione Music
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C'è chi è arrivato tre giorni prima, chi quattro e chi ormai ha perso il conto. Alla Rcf Arena di Campovolo, a due passi da Reggio Emilia, è tutto pronto per l'ultima tappa (l'unica in Italia) del tour internazionale della star britannica Harry Styles: previsti oltre centomila persone, molte delle quali accampate in fila davanti all'enorme area che ospiterà il concerto già da diverse notti. Tanti sono arrivati ovviamente la mattina della vigilia dell'evento, dopo aver di sicuro letto già nei giorni scorsi diverse notizie partite dal Reggiano recentemente, come quella delle “regole” definite dalle prime fan arrivate sul posto.

Dagli appelli due volte al giorno all'obbligo di trascorrere la notte laddove si è preso posto una volta arrivate a Campovolo, così da non perderlo. Tante le reazioni: “Ci hanno preso in giro ma in realtà è anche per motivi di sicurezza nostri” spiega una di loro. “Ogni aprifila ha stabilito regole più o meno diverse e comunque molto variabili” aggiunge un'altra. Qualcuno però lamenta: “Non si capisce bene chi è a capo dell'organizzazione”. “In realtà sono le regole dei concerti, non sono poi così diverse dagli altri” taglia corto una fan dell'ex One Direction forse più esperta di altri vicini, arrivata il venerdì mattina da Bari.

Le regole per la fila al concerto di Harry Styles a Campovolo
Le regole per la fila al concerto di Harry Styles a Campovolo

Alle porte di Reggio Emilia, però, sono arrivati da ogni parte d'Italia, ma non solo. Tantissimi, infatti, anche gli stranieri. Non mancano i fidanzati “costretti” dalla partner a non mancare e le mamme che non perdono mai l'occasione di accompagnare (e divertirsi) coi figli, ma ci sono pure quelle più in fissa degli adolescenti tutt'intorno. “Ho quasi pianto pensando che è l'ultimo concerto del tour” dice una di loro, ovviamente in maniera ironica.

“Sarei partita anche ieri prima -continua- ma la figlia è più pigra di me. La cosa che più mi preoccupa è la notte qui fuori, ma abbiamo la tenda e dormiremo in qualsiasi posto, basta arrivare il più vicino possibile al palco”. Chi non ne dispone, si arrangia come può. In tanti si accontentano, dovendo resistere solo una notte, semplicemente di ombrellone, telo da mare e poco altro.

L'Arena Campovolo Music a Reggio Emilia
L'Arena Campovolo Music a Reggio Emilia

“Abbiamo la tenda ma in realtà non sappiamo bene come funziona -racconta un gruppo di giovani toscane-, alcune persone ci dicono una cosa, altri ce ne dicono altre. Ad esempio dovevamo accamparci solo da mezzanotte di stasera (fra venerdì 21 e sabato 22 luglio, ndr) però poi è uscita un'ordinanza in cui si diceva che non era possibile accamparsi, altrimenti si sarebbe incappati in una multa. Abbiamo evitato di farlo, invece altre persone sono comunque venute prima, finché non si è creato il panico generale e siamo venute anche noi. Però non ho trovato giusto quello che hanno fatto.

Tutti dicono che i cinquantenni per Vasco Rossi hanno fatto peggio -riprende infine una delle prime arrivate davanti ai cancelli-, solo che ovviamente tutti i problemi sono nati perché non si aspettavano venissero così tante persone, hanno sottovalutato l'artista. È questo il problema di base”.

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