Come Bad Bunny è diventato l’artista più ascoltato dell’anno (e perché potrebbe non succedere più)
Bad Bunny è riuscito a convincere tutti gli appassionati di musica: è l'artista più ascoltato del 2020 secondo Spotify, con 8,3 miliardi di ascolti suddivisi nei tre progetti pubblicati nel 2020. “YHLQMDLG" è il primo album pubblicato quest'anno, ed è stato anche record di ascolti sulla piattaforma, registrando 3,3 miliardi di ascolti su Spotify, più di qualsiasi altro progetto internazionale. A seguire è arrivata la raccolta dei brani intitolata "Las que no iban a salir", con la partecipazione anche di Nicky Jam e infine poche settimane fa è stato pubblicato "El último tour del mundo", in grado di raggiungere un record storico: il primo progetto interamente in spagnolo a raggiungere la prima posizione della classifica Billboard, un risultato mai riuscito ad altri artisti. L'ultimo album è stata anche l'occasione per conoscere il futuro artistico del cantante portoricano, che già nei mesi passati aveva dato piccoli indizi su un possibile ritiro. Il video pubblicato sui social per pubblicizzare l'uscita dell'ultimo album sembra aver chiarito il discorso, con Bad Bunny sempre più deciso ad abbandonare la scena musicale, a soli 26 anni, come aveva già anticipato in una canzone di "YHLQMDLG".
Gli album e i record
Il 2020 è stato indiscutibilmente un anno difficile per la musica a causa della pandemia globale che ha limitato le esperienze dal vivo e il processo di distribuzione musicale è avvenuto soprattutto attraverso le piattaforme di streaming digitale. La musica latin, più di altre, ha vissuto un'espansione anche maggiore del suo pubblico, già tra le fasce di riferimento in termini di ascolto globale, e uno degli artisti che è riuscito meglio a ritagliarsi un'enorme fetta di mercato è stato proprio Bad Bunny. Il cantante portoricano, in meno di nove mesi ha pubblicato tre progetti ufficiale, raccogliendo record su record, certificazioni su certificazioni. Un analisi dei dati condotta da Spotify ha certificato che Bad Bunny è stato l'artista più ascoltato del 2020, con più di otto miliardi di stream, ma soprattutto due risultati raggiunti danno il senso di quanto sia stata importante l'influenza dell'artista latin nella musica mondiale: se “YHLQMDLG" ha raggiunto uno spaventoso record in termini di esposizione musicale, l'ultimo progetto “El último tour del mundo” è riuscito a fare anche meglio. Per la prima volta, un album interamente in spagnolo, ha raggiunto la prima posizione della classifica internazionale Billboard. Se tutto questo non dovesse bastare, Bad Bunny è stato anche il protagonista della mezz'ora più virale dell'anno, con più 300 milioni di persone connesse in tutto il mondo: infatti l'artista portoricano è stato uno degli artisti a esibirsi durante l'intervallo del SuperBowl americano, insieme a Shakira, Jennifer Lopez e J Balvin.
L'annuncio del ritiro
La presentazione dell'ultimo progetto dell'anno per Bad Bunny "El último tour del mundo" è stata anche l'occasione per chiarire il suo futuro all'interno della scena musicale. Negli ultimi due anni, l'artista portoricano aveva definito esasperante e difficile il rapporto con la fama, sempre tradotto in maniera eccentrica, con un allontanamento dai social e con ritorni colorati, sempre vicini all'uscita di qualche progetto musicale. Per presentare l'ultimo album, dopo la pubblicazione del brano "Dakiti" settimane prima ad anticipare il progetto, ha distribuito sui suoi profili social il video della conferenza stampa del suo ritiro, in cui annunciava "El último tour del mundo". Questa scelta ha fatto impazzire alcuni fan, mentre altri sospettavano dell'abbandono della scena già da alcuni segnali trasmessi nell'album “YHLQMDLG". Il cantante portoricano infatti, aveva affermato nel brano "<3": "E tra nove mesi tornerò e ne prenderò un altro / in pensione con calma come Miguel Cotto". L'ammissione di ciò che sarebbe poi arrivato da lì a nove mesi, ovvero la pubblicazione di "El último tour del mundo", potrebbe far presupporre che la scelta di Bad Bunny fosse già stata presa. In tutto questo, sembra paradossale assistere al ritiro di uno dei maggiori esponenti della musica latin, esploso in poco più di tre anni e in grado di costruire una carriera leggendaria, che potrebbe concludersi all'alba dei 26 anni compiuti.
La lotta per i diritti civili
Non solo la musica ha reso Bad Bunny uno degli artisti più influenti nel panorama internazionale. Un'altra pagina di cronaca ha reso il suo personaggio, soprattutto negli Stati Uniti e nel suo paese d'origine, una figura fondamentale per il movimento contro la transfobia e per il rispetto dei diritti civili. Tutto si lega all'apparizione di Bad Bunny al The Tonight Show di Jimmy Fallon, in occasione della promozione del disco pubblicato lo scorso 29 febbraio "YHLQMDLG". Poche settimane prima era avvenuto a Portorico l'omicidio di Alexa Negròn Luciano, una donna transgender senzatetto, assassinata all'esterno di un fast food: la stampa locale e la polizia già dalle prime ore dell'omicidio avevano trattato l'evento con superficialità, facendo reagire con veemenza la comunità per i diritti civili, di cui Bad Bunny si fece portavoce negli Stati Uniti durante lo show. Proprio nel momento dell'esibizione della sua canzone "Ignorantes" con Sech and the Roots, Bad Bunny è salito sul palco indossando una gonna e una maglia, che recitavano in spagnolo: "Hanno ucciso Alexa, non un uomo con la gonna". La provocazione si rifaceva precisamente alla stampa locale, che aveva definito la donna: "Un uomo in gonna".