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Festival di Sanremo 2020

Chi sono i due bambini ballerini che hanno danzato a Sanremo con Raphael Gualazzi

Raphael Gualazzi è salito sul palco del Festival di Sanremo con una orchestrina di sette fiati e con una coppia di bambini ballerini. I due bambini sono dei ballerini professionisti di Genova, ovvero Chiara Chalen (10 anni) e Lorenzo Lombardi (13 anni) che hanno dato spettacolo sul palco dell’Ariston.
A cura di Redazione Music
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Raphael Gualazzi è salito sul palco del Festival di Sanremo con una orchestrina di sette fiati e con una coppia di bambini ballerini. Uno spettacolo sudamericano quello di "Carioca", che Gualazzi ha voluto corredare con una piccola sorpresa, ovvero la presenza di due bambini ballerini, ovvero Chiara Chalen (10 anni) e Lorenzo Lombardi (13 anni). Quest'ultimo ha cominciato l'esibizione doppiando Gualazzi al pianoforte e dando l'impressione di uno specchio che ringiovanisce. L'effetto è stato straniante, ma assolutamente interessante.

Chiara e Lorenzo sono i bambini che hanno ballato

I due bambini sono ballerini professionisti, come ha potuto vedere chiunque fosse davanti allo schermo durante l'esibizione di "Carioca". Chiara e Lorenzo ballano da 6 anni in gruppi agonistici e da un anno hanno iniziato il percorso di ballo insieme. Alla faccia dell'emozione del palco, i ballerini non hanno dato segno di cedimento. Stando a quanto ha appreso Fanpage.it, i due bambini affrontano diversi stili per essere completi e tutti i giorni si allenano per tre ore nella scuola Immagine danza di Genova.

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È "Carioca" il brano di Raphael Gualazzi

Un vero e proprio spettacolo quello portato dal pianista e dai bambini, accompagnati da un'orchestrina di sette fiati che ha dato ancora più spessore al pezzo. "Carioca" è stato presentato come un pezzo in cui è "il pianoforte a farla da padrone grazie ad una personale declinazione di un accompagnamento ‘montuno' (tipico stile di accompagnamento pianistico cubano) ed allo sfrenato assolo", scritto da Gualazzi, e firmato anche da Davide Petrella: "Il ballo, la musica e il ritmo festoso sono il più gradevole rifugio per un cuore spezzato, tanto che a volte basta un ‘sogno carioca’, inno al valore del ‘qui ed ora’, per capire che la vita è meravigliosa".

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