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Chi è Myss Keta, la cantante senza nome con la maschera sul volto

Myss Keta è sicuramente uno dei personaggi più noti del momento. Rapper milanese che si esibisce con il volto coperto da un velo e degli occhiali da sole, nasce dall’idea di un collettivo di dare spazio alla scena musicale underground di Milano. In pochi anni è diventata un vero e proprio fenomeno non solo in termini musicali, ma anche mediatici. La sua identità nascosta non permette di conoscere particolari sulla sua vita privata, ma il messaggio che da sempre lancia con i suoi brani è quello di liberarsi delle sovrastrutture dando a chiunque l’opportunità di esprimersi come vuole.
A cura di Ilaria Costabile
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È difficile non conoscere il nome di Myss Keta, la rapper milanese diventata famosissima per le sue esibizioni a volto coperto. Proprio per questa ragione non è facile conoscere qualche aneddoto relativo alla sua vita privata, ma non poche sono le curiosità che sono nate attorno al personaggio dell'artista dai suoi esordi fino alla sua ascesa nel mondo della musica e adesso anche sul piccolo schermo, in compagnia di Nicola Savino nello show che solitamente va in onda dopo le serate del Festival e che quest'anno andrà in onda su RaiPlay con il nome di "L'altro Festival".

È necessario fare una premessa, ovvero che Myss Keta ancor prima di essere una rapper è un'idea, un personaggio nato da un collettivo il cui obiettivo era quello di gettare luce sulla realtà underground di Milano. Ad agosto 2013 nasce, quindi, il progetto pilotato da alcuni nomi in vista della scena milanese si tratta del producer Stefano Riva, il regista Simone Rovellini e il grafico Dario Pigato. Ad ottobre dello stesso anno esplode il fenomeno, con la pubblicazione del primo singolo Milano, sushi & coca, una citazione dell'album Sushi e coca della band Marta sui Tubi. Il singolo viene presentato con un vidoeclip che ottiene un enorme successo in termini di visualizzazioni. Da questo momento in poi il fenomeno Myss Keta impazza, sebbene non abbia raggiunto ancora la sua piena identità e la forza di cui gode adesso.

I suoi successi e Le ragazze di Porta Venezia

Provocatoria e irriverente, dopo l'uscita del suo secondo pezzo Illusione Distratta, si mostra coperta da un velo e da un paio di occhiali da sole nel video di Burqa Gucci, sarà questo il suo vero segno distintivo, la sua maschera di cui non potrà fare a meno in nessuna esibizione. Nel 2016 Myss Keta si fa accompagnare da alti volti che diventeranno notissimi, proprio in veste di sue collaboratrici che la affiancano durante i concerti, si tratta di Miuccia Panda, Donatella, la Prada, la Cha-Cha e la Iban allargando il progetto a "Le ragazze di Porta Venezia", di cui ultimamente è uscito anche un nuovo videoclip. Con il diffondersi del fenomeno inizieranno, poi, i primi lavori con personaggi della musica italiana da Elettra Lamborghini a Gabry Ponte ad Elodie, intercettando anche Guè Pequeno, Mahmood. Il primo album vero e proprio viene pubblicato nell'aprile 2018, con il titolo Una vita in Capslock, a distanza di quasi un anno viene pubblicato il suo secondo album Paprika. 

I modelli di Myss Keta

Non si può certamente addurre a Myss Keta un solo genere musicale, molto vicina al rap, con influenze della musica Anni 60-70 e della musica elettronica. Tra le sue fonti di ispirazione in ambito musicale c'è senza dubbio Madonna, Lady Gaga, Jo Squillo, Raffaella Carrà. La particolarità di questo personaggio non è soltanto legata al fatto che il suo volto non sia visibile, ma anche al mondo a cui si affianca, particolarmente legata anche alla realtà LGBT, Queer e il suo essere mascherata le consente di dire ciò che vuole in relazione a queste tematiche, sentendosi libera di essere quanto più irriverente possibile, diventando uno sprone, un incentivo a cambiare. Il messaggio di Myss Keta è proprio questo, fare in modo che la musica e i suoi testi possano diffondere l'idea che l'inclusione è determinante, ai fini di un'esistenza libera e scevra di qualsiasi tipo di sovrastruttura.

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