Che sta succedendo a Sanremo perché tutti dicono “gnigni” e perché la Hunziker chiama Favino ‘Fru’
È il tormentone di Sanremo, tutti sul palco stanno dicendo "Gnigni" da Favino a Beppe Vessicchio passando per gli ospiti – ieri sera è stata la volta di Giuliano Sangiorgi -. Tutto nasce da una video dei nostri The Jackal, i videomaker hanno realizzato una clip pre-festival nella quale rapiscono Favino e lo sostituiscono con Fru, uno degli attori della crew. Un vero e proprio tormentone, uno di quelli che accompagna la kermesse canora lungo tutte le cinque serate. Un'idea, un modo di prendersi la scena che nasce nel 1966 dal duo Arbore-Boncompagni e che ha fatto capolino varie volte nelle 68 edizioni del Festival (in tempi più recenti grazie alla Gialappas).
Operazione Sanremo ovvero cosa vuol dire "Gnigni"
Così si chiama la miniserie web con la quale i The Jackal si sono "impossessati" del palco dell'Ariston. Coinvolgendo anche una delle figure storiche del Festival come Beppe Vessicchio, il maestro si è prestato allo sketch con il conduttore Baglioni dicendo "gnigni". Un tormentone non sense che non significa niente “ma fa tanto ridere” per usare le parole degli stessi autori e che sta facendo impazzire la comunità di fan e sta insinuando la domanda su cosa voglia dire a tutti quelli che non conoscono il gruppo di videomaker napoletani (che poi dovrebbero essere molto pochi, chi non ha visto "Gli Effetti di Gomorra" o "Despacito")
E alla fine arriva Michelle: "Ciao Fru"
Anche la Hunziker si presta al gioco della sostituzione e chiama Pierfrancesco Favino "Fru", cavalcando l'onda satirica e reggendo il gioco della sostituzione dell'attore romano con il suo giovane omologo napoletano. Era già successo mercoledì con Nina Zilli, in gara con “Senza appartenere”, che ha salutato Favino per ben due volte dicendogli “ciao Fru”. Dopo "Termostato" dello scorso anno il 2018 è stato l'anno di "Gnigni" per noi che li conosciamo bene non resta che dire: ci vedremo l'anno prossimo con un nuovo tormentone, sappiamo che non ci deluderete.