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Billie Eilish e la sindrome di Tourette: “Le persone ridono, credono sia divertente, ma è offensivo”

Billie Eilish, intervistata da David Letterman, ha affrontato il tema della Sindrome di Tourette di cui è affetta.
A cura di Vincenzo Nasto
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La quarta stagione dello speciale Netflix con David Letterman "My Next Guest Needs No Introduction" vedrà protagonista la popstar del nuovo millennio: Billie Eilish. La giovane cantante americana, che si è aggiudicata con suo fratello Finneas il premio Oscar 2022 per la miglior canzone originale con "No time to die", ha parlato anche della sindrome di Tourette, un argomento che aveva già affrontato in passato, quando aveva dichiarato di essersi accorta di movimenti ripetitivi che non riusciva a controllare. A 11 anni la scoperta e poi un lungo processo di accettazione della malattia, soprattutto in pubblico, un aspetto che per anni ha influenzato il suo atteggiamento, tranne che sul palco. Lì, un territorio franco, in cui la cantante riesce a esibirsi senza subire i movimenti ripetitivi e indesiderati, conseguenza della malattia.

Una delle puntate più attese di "My Next Guest Needs No Introduction", special di Netflix con David Letterman, vedrà sicuramente protagonista Billie Eilish. Nel trailer pubblicato da Netflix, la giovane cantante e il conduttore salgono su un go-kart e si sfidano fino all'ultima curva, un elemento presente anche nei video di Eilish e che ha reso iconico l'immaginario pop-punk della cantante. In uno dei momenti di conversazione più intimi, David Letterman ha chiesto incuriosito di alcuni movimenti anomali nello sguardo di Eilish, credendo fosse la sua reazione a ciò che stesse avvenendo nella stanza, dalle luci alla presenza di animali indesiderati. La risposta di Eilish ha invece mostrato un lato della cantante di cui ha più volte parlato, senza però entrare nei particolari: "Se mi filmi abbastanza a lungo, vedrai molti tic".

Dopo aver affermato di quanto sia utile parlarne per sensibilizzare sull'argomento, ha affermato che il disturbo le è stato diagnosticato all'età di 11 anni, causandole nel tempo alcuni momenti di difficoltà nel conversare con gli altri senza la paura di essere giudicata: "Il modo più comune in cui le persone reagiscono è che ridono perché pensano che io stia cercando di essere divertente. Invece ne rimango sempre incredibilmente offesa". Non è l'unica star dell'industria discografica a dover scendere a patti con la sindrome di Tourette, come ha affermato la cantante, che però ha tenuto a precisare quanti artisti cercano di nascondere agli altri la propria condizione per evitare il giudizio del proprio pubblico. L'argomento ha poi fatto ritornare indietro le lancette dell'orologio, ricordando una delle prime interviste nel 2019 da Ellen DeGeneres, quando si avvertì con maggior forza la sindrome, anche perché la puntata fu pubblicata integralmente.

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