Biglietto nominale per i concerti dall’1 luglio: cosa cambia e quali difficoltà per il pubblico
Dall'1 luglio entrerà in vigore l'obbligo dei biglietti nominali per tutti in concerti di musica che prevedono una capienza superiore ai 5000 spettatori, ad esclusione degli spettacoli "di attività lirica, balletto, sinfonica, cameristica, prosa, jazz, danza e circo contemporaneo" come recita la proposta emendativa alla legge di Bilancio che porta la firma dell'On. Sergio Battelli, deputato del Movimento 5 Stelle, Presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera e primo firmatario di questa norma che ha come obiettivo primario quello di contrastare il cosiddetto secondary ticketing o bagarinaggio online contro cui, da tempo, si cerca un freno: spesso, infatti, i biglietti terminano in pochi minuti a causa di bot che ne acquistano in quantità enormi che poi rivendono sui siti del mercato secondario a prezzi molto più alti. L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento che disciplina l'entrata in vigore di una norma che, però, non ha incassato l'unanimità di giudizio da parte di tutte le parti in causa, a partire dalle agenzie come TicketOne, la principale società operante nel settore di ticketing, o Live Nation, leader nell'organizzazione di grandi eventi.
Cos'è il biglietto nominale e come funziona
Il biglietto nominale, quindi, prevede che su ogni ticket sia indicato il nome della persona che l'ha acquistato e all'ingresso dell'evento vi sarà un controllo con i documenti d'identità (che non sarà richiesto al momento dell'acquisto né online né in un punto vendita fisico), rendendo complesso il fenomeno del secondary ticketing: "L'accesso all'area dello spettacolo è subordinato al riconoscimento personale, attraverso controlli e meccanismi efficaci di verifica dell'identità del partecipante all'evento, compresi i minorenni. Sono esclusi da tale prescrizione gli spettacoli di attività lirica, balletto, sinfonica, cameristica, prosa, jazz, danza e circo contemporaneo. Con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, adottato previa intesa con il Ministero dei beni e delle attività culturali e sentita l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono adottate le regole tecniche attraverso cui i siti internet di rivendita primari, i box office autorizzati o i siti internet ufficiali dell'evento assicureranno la rimessa in vendita dei titoli di ingresso nominale".
È possibile cambiare nome sul biglietto
Chiunque si presenti all'ingresso di un evento, quindi, dovrà dimostrare di essere la persona che è segnata sul biglietto nominale. Se per caso si sia impossibilitati ad andare a un evento, è possibile rivendere il biglietto e attuare un cambio di nome. Il legislatore ha previsto una sorta di mercato sui siti di vendita biglietti da mettere in bella vista sul sito. Nella testo si legge: "La rimessa in vendita e il cambio di nominativo di un titolo sono consentiti al relativo intestatario e all’acquirente, quest’ultimo solo se preventivamente registrato presso il titolare. Nel caso di utilizzo per tali richieste di sistemi on line, il richiedente è riconosciuto attraverso la sua identificazione con le modalità di cui ai punti 4.3 o 4.4 del presente provvedimento. 6.2. Per effettuare il cambio di nominativo o la rimessa in vendita del titolo di accesso i soggetti di cui al punto 6.1 devono essere in possesso del titolo di accesso recante il nominativo dell’intestatario ed il relativo sigillo fiscale. 6.3. Ciascun titolare di sistema assicura la possibilità del cambio di nominativo di un titolo di accesso nominativo emesso attraverso lo stesso sistema, secondo le modalità descritte dai punti seguenti".
Cosa dice la nuova legge: contro il bagarinaggio online
L'intenzione del legislatore è quella di combattere il fenomeno del secondary ticketing o bagarinaggio online, per cui talvolta i biglietti vanno sold out e l'unico modo per acquistarli e rivolgersi a siti del mercato secondario che fanno da intermediari rivendendoli a prezzi molto più alti di quello originale. La legge spiega che il biglietto nominale varrà per gli eventi di spettacolo "in impianti con capienza superiore a 5000 spettatori sono nominali, previa efficace verifica dell'identità, e riportano la chiara indicazione del nome e del cognome del soggetto che fruisce del titolo di accesso, nel rispetto delle disposizioni del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196".
Le posizioni di Governo, promoter e ticketing
Come tutte le nuove disposizioni, anche questa ha portato con sé non poche polemiche. Per Stefano Lionetti, AD di TicketOne, infatti, vi sarà un impatto negativo per gli spettatori, un aumento dei costi per tutti i soggetti e una difficoltà di controllo totale: "Quello che si poteva fare – e molto si è fatto – è stato approntare sistemi di difesa informatica e un servizio di internal auditing che va a spulciare quali sono le indicazioni interne di acquisti". La pensa più o meno allo stesso modo anche Roberto De Luca, Amministratore Delegato di Live Nation, che parla di un aumento dei costi per gli spettatori ("Questa legge provoca un aumento significativo dei costi come abbiamo visto con il concerto di Ed Sheeran") e sottolinea – così come Lionetti – come la legge prevede già uno strumento di difesa per i cittadini, ovvero l'oscuramento di tutte le piattaforme di rivendita: "Basterebbe che si rispettasse la legge e si oscurassero i siti". "È vero che bisognerà oscurare le piattaforme, ma è molto complesso, questo aggiornamento della norma che noi abbiamo fatto permetterà all'Agcom, all'Antitrust e alla Magistratura di essere molto più incisivi nel cercare di bloccarle, perché, appunto, l'obiettivo è oscurarle" spiega a Fanpage.it l'On. Sergio Battelli che vede questa norma come un ulteriore strumento di difesa per il cittadino. "Nessuno, ad oggi, può dire che impatto che avrà sul mercato, ora lo vedremo, ma noi ci aspettiamo che sarà abbastanza negativo sia in termini di invasività nei confronti dello spettatore" spiega Lionetti, supportato da De Luca che spiega che questo vantaggio si tramuterà in uno svantaggio per il consumatore per cui, volente o nolente i costi aumenteranno e, continua, ha provato sulla propria pelle quello che comporta il biglietto nominale. Ed Sheeran, artista Live Nation, infatti, li ha voluti per i concerti italiani: "Il biglietto nominale non ha fermato il secondary ticketing per il concerto proprio di Sheeran i cui biglietti circolavano tranquillamente sul mercato secondario".