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Beyoncé: un magazine tedesco si scusa con la diva

Un magazine tedesco si scusa con Beyoncé per aver pubblicato una falsa intervista alla star nel mese di gennaio contenente alcune dichiarazioni molto controverse.
A cura di Valentina Scionti
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Lo scorso gennaio, Ingo Mocek, autore free-lance per il magazine tedesco Neon, aveva pubblicato in un articolo un'intervista piuttosto controversa alla celebre Beyoncé.

Nell'intervista, infatti, veniva riportato che la diva di Single Ladies avrebbe firmato un vero e proprio contratto matrimoniale con il marito Jay-Z. Ma non solo, veniva anche dichiarato che Beyoncé ha dei problemi a lavorare con dei produttori bianchi, e quella di razzismo all'inverso non è un'accusa nuova in casa Knowles-Carter dal momento che già qualche tempo fa anche Jay-Z ne era stato vittima.

Sarebbe, però, emerso che l'intervista in questione non avrebbe mai avuto luogo e che quindi Ingo Mocek si è inventato il tutto di sana pianta. Il magazine Neon è dovuto così correre ai ripari e presentare la seguente dichiarazione di scuse onde evitare una denuncia da parte della diretta interessata:

"Abbiamo seri dubbi riguardanti la verità di molte dichiarazioni all'interno dell'intervista alla Signora Knowles pubblicata nel numero di Neon del gennaio 2010.

L'articolo è stato scritto dal freelancer Ingo Mocek. Gli editori hanno chiesto a Ingo Mocek di chiarire questi dubbi. Ingo Mocek non è stato in grado di confermare alcune dichiarazioni, soprattutto quelle inerenti il contratto matrimoniale della Signora Knowles. Quindi riteniamo che l'intervista non sia mai avvenuta come invece dichiarato da Ingo Mocek.

Neon si dissocia dal contenuto dell'intervista con la Signora Knowles. Neon aderisce a degli standard di alto livello di giornalismo veritiero. Dal momento che Ingo Mocek ha seriamente viol

beyoncé

ato questi standard, Neon ha posto fine ad ogni tipo di relazione con Ingo Mocek con effetto immediato.

Ci scusiamo sinceramente con la Signora Knowles e il suo management per ogni problema personale che la pubblicazione di questa intervista potrebbe averle arrecato".

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