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Sanremo 2018

Baglioni svela i primi ospiti di Sanremo 2018: “Duetterò con Pausini e Antonacci”

Il direttore artistico di Sanremo 2018 rivela a Sorrisi e Canzoni i nomi dei primi ospiti che saliranno sul palco dell’Ariston. Ancora nessun nome straniero e il sogno di avere Arbore sul palco, poi precisa: “Sanremo è un’avventura unica che non capita spesso. A me non ricapiterà”.
A cura di Andrea Parrella
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Mancano 20 giorni alla partenza del Festival di Sanremo 2018, in onda dal 6 al 10 febbraio, rigorosamente su Rai1. Sarà l'anno di Claudio Baglioni direttore artistico, di Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino conduttori, sarà l'anno del Festival dell'Immaginazione, di un Festival di discontinuità e certamente diverso, pur rimanendo tradizionale. E dopo una conferenza stampa di presentazione che ha inaspettatamente riservato ben poche anticipazioni su ospiti e cast (di fatto quasi nessuna), il conduttore ha finalmente deciso di svelare a Sorrisi e Canzoni i primi nomi che saliranno sul palco dell'Ariston come ospiti:

Il mio pensiero è fare alcuni racconti. Due o tre per sera, che coinvolgano anche più artisti. Io duetterò con Laura Pausini, con Biagio Antonacci e con chi vorrà presentare il suo progetto. Troveremo il modo di fare con Michelle e Pierfrancesco dei numeri  "collettivi", quasi degli affreschi corali.

Niente attori di Hollywood e astronauti a Sanremo 2018

Confermato dunque uno dei grandi nomi immaginati alla vigilia, quello della Pausini, mentre non è stato detto nulla in merito alle indiscrezioni su nomi stranieri come quelli di Liam Gallagher e Sting. Una cosa è certa e la conferma ancora una volta Baglioni, riguarda gli ospiti non musicali: "Ci saranno comici e attori… però non sarà il Festival degli attori hollywoodiani o dell'astronauta del momento. Ma non perché io ce l'abbia con gli astronauti. Anzi, il mio sogno sarebbe partire al posto loro." 

La proposta della Rai è arrivata ad Agosto

Il direttore artistico parla anche di questa sua esperienza inattesa e per la prima volta racconta i dettagli della proposta Rai: "Ho detto no per tre volte. La prima telefonata è arrivata a Ferragosto. Ero su una barchetta in mezzo al mare di Lampedusa e quando me lo hanno proposto non avevo capito bene, pensavo l'invito fosse come ospite. Ho detto: il prossimo anno farò qualcosa per i 50 anni di attività. Poi vedremo… "Ma è per quest'anno. E si tratta di fare il direttore artistico" hanno ribattuto. Allora ho risposto: "No, non lo so fare, non è il mio lavoro e c'è pure pochissimo tempo". Poi ha ceduto:

Devo avere avuto un attimo di smarrimento. Mi è stato detto: potrebbe essere un festival di discontinuitùà, si possono fare delle cose nuove. Io continuavo a chiedere garanzie: quando te le danno tutte, poi alla fine bisogna dire sì. Ed eccomi qui.

Nessun Sanremo bis per Baglioni, comunque vada

Baglioni circoscrive anche la sua esperienza a questo unico anno, lasciando immaginare che non ci sarà un bis il prossimo anno, comunque vada: "È un'avventura unica nel suo genere: non credo che possa capitare spesso qualcosa di simile. A me chiaramente non ricapiterà, ma mi fa piacere che sia successo." 

Perché la scelta di Hunziker e Favino

Racconta di Favino e della Hunziker, spiegando di averli scelti perché voleva "degli outsider, dei personaggi che fossero un po' di traverso rispetto a una linea di conduzione del Festival" e ribadisce quanto già specificato, ovvero lo spirito che vorrebbe: "Prepariamo tutto fino a un minuto prima, ma poi pattiniamoci sopra. L'improvvisazione è fondamentale, tutto quello che è studiato a tavolino suonerebbe strano". 

Il sogno di Renzo Arbore ospite

E a proposito di improvvisazione, tra i suoi ospiti vorrebbe il re di questo approccio, almeno in tv: "Mi piacerebbe avere Renzo Arbore. L'ho invitato, forse non ce la farà a venire per motivi personali ma… non è detta l'ultima parola. A Renzo devo la mia carriera in qualche modo". Il riferimento è al fatto che Arbore e Boncompagni adottarono "Questo piccolo grande amore" come canzone del programma "Per voi giovani", facendolo balzare primo in classifica. Il resto, per quel che riguarda la canzone del secolo, è storia.

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