Baby Gang difende Simba La Rue: “Vedo persone godere per la carcerazione di altre persone”
Solo pochi giorni fa, lo scorso 29 luglio, veniva arrestato il rapper originario di Como Simba La Rue, all'anagrafe Mohamed Lamine Saida. La cattura era avvenuta in seguito a un sequestro di persona, reso pubblico sui social, e che aveva acceso i toni di una faida con il rapper Baby Touché, che proseguiva da mesi. Ma non solo Simba La Rue, altre otto persone sono state accusate di sequestro di persona, rapina e lesioni, membri appartenenti sia alla cerchia di La Rue che di Touché. Sui social, il silenzio ha sostituito i commenti del mondo del rap game dopo il rapimento, tranne che per una persona: Baby Gang. Il rapper di Lecco, anche lui parte del gruppo NPT (No parla tanto) ha diffuso nelle sue storie un lungo messaggio di accusa a chi sta esultando per l'incarcerazione di nove persone: "Simba non è stato ancora interrogato e processato e già stanno uscendo delle fiabe, e chissà quante ne usciranno".
Baby Gang è decisamente uno dei rapper della nuova generazione che ha approfondito, con visioni anche discutibili, il tema della prigione e della reclusione. L'ha fatto nella musica, come nei singoli "Cella", l'ha fatto in alcune interviste in cui ha raccontato il suo viaggio tra detenzione minorile e carcere, ma l'ha fatto anche sui social, quando era rinchiuso a San Vittore. Il rapper era stato uno dei pochi a non commentare il rapimento di Baby Touché e il successivo accoltellamento di Simba La Rue a Treviolo, in provincia di Bergamo, mentre accompagnava la fidanzata a casa. Questa volta però, ha deciso di lanciare un j'accuse a tutte le persone che stanno esultando per l'incarcerazione dei nove ragazzi, membri sia della cerchia di La Rue che di Touché.
In una storia su Instagram ha attaccato duramente: "Vedo persone godere per la carcerazione di altre persone. Fate veramente schifo, non pensavo che in Italia c'era così tanta infamità. Magari tanti di voi non sanno affatto cos'è la galera per questo parlate a ca**o". Baby Gang ha anche ricordato di quando lui era rinchiuso in prigione, con le foto pubblicate su Instagram: "Magari avete visto le mie storie e i miei video e pensate che sia un hotel. Io sono un caso a parte, ma se la pensate così mandateci pure i vostri figli quando crescono. Godevate pure alla mia carcerazione pur essendo per la prima volta innocente e pure Dio è stato grande, sono uscito più forte di prima". Il rapper di Lecco rassicura tutti anche sull'aspetto lavorativo, non pregiudicato dalla reclusione: "E se pensate che la galera ci distrugge la carriera state tranquilli. La casa a mamma l'abbiamo presa, il nostro obiettivo l'abbiamo raggiunto: il resto è solo in più".
Baby Gang attacca anche i social e le voci che sono cominciate a circolare, soprattutto attraverso ipotesi su TikTok: "Basate tutto da quello che leggete sui social perché la vita reale non la conoscete. I pentiti qui sopra sarebbero una ragazzina e un driver che manco sa come si chiamano i ragazzi quindi i vostri tik tok e i vostri video del ca**o metteteveli nel cu**". Il messaggio termina con un riferimento anche alle voci sulle presunte confessioni alla polizia di Simba La Rue: "Simba non è stato neanche interrogato e processato e già stanno uscendo delle fiabe, e chissà quante ne usciranno. Ma non importa Inshallah tornerà tutto come prima".