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Autore di Jesus Christ Superstar, Evita e Cats: oggi si batte per la morte assistita

Andrew Lloyd Webber, tra i compositori più noti al mondo per il suo contributo al genere del musical sta lottando per l’approvazione della legge sull’eutanasia. Affetto da gravi problemi fisici, negli ultimi anni aveva pensato più volte al suicidio. Di suo pugno le musiche dei più noti e corrosivi musical al mondo, tra i quali anche “Il fantasma dell’opera”.
A cura di Andrea Parrella
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Se si pronuncia il nome di Andrew Lloyd Webber si fa riferimento, in automatico, ad un sinonimo di musical. E' lui l'autore per eccellenza di musical, artista riconosciuto e nominato addirittura Lord diversi anni fa, il suo marchio è apposto su capolavori come Jesus Christ Superstar (40 anni compiuti l'anno scorso), Cats, Il Fantasma dell'opera e Evita, compositore della memorabile "Don't Cry for me Argentina". Ma in questi giorni Webber monta in cima alle cronache per un altro motivo, che non attiene ai suoi indiscutibili meriti artistici, quanto più che altro a quelli relativi alla sua situazione personale. Lord Lloyd Webber è malato da tempo, ha sofferto di un cancro alla prostata ed è stato sottoposto a circa 14 interventi alle gambe. In un'intervista recente ha affermato che, conseguentemente a questa serie di problemi, aveva più volte pensato, negli ultimi anni, di farla finita. Solo con una maggiore lucidità è arrivato a capire che questa fosse la più stupida e ridicola delle cose da fare. Una conclusione che l'ha condotto a sposare la causa della legge chiamata Dignitas, che sarà discussa in questi giorni in Inghilterra, e che fondamentalmente si fonda sulle stesse basi della battaglia del fine vita, portata avanti qui in Italia. Ancora prima, il grandissimo autore, aveva già effettuato la richiesta per poter procedere ad una morte assistita in una clinica svizzera, essendo impossibile adottare queste procedure in Gran Bretagna.

La lunga depressione di Lloyd Webber

Il musicista, in un'intervista al Daily Telegraph, dichiara di aver combattuto per anni contro malattie e problemi fisici differenti e di aver sofferto di momenti di depressione molto complicati: "Quei momenti nei quali pensi di dover trovare una via di scampo". Ecco da dove nasce l'intenzione di sostenere e firmare la petizione per Dignitas. Probabilmente aveva bisogno di una via d'uscita anche solo psicologica, visto che sostenendo questa causa ha già avvertito come alleviati i suoi sintomi ed ha dunque deciso di attendere la discussione della legge in Gran Bretagna, anziché adottare la via drastica di andare all'estero.

La lotta per la legge sull'eutanasia

In Inghilterra, così come altrove, c'è un'altissima percentuale di persone che combattono per ottenere il diritto all'eutanasia, e quella di Dignitas si appresta ad essere una delle più grandi battaglie di sempre sul tema. Prevede che i medici possano prescrivere al paziente una dose letale di droga a quei pazienti che abbiano meno di sei mesi di vita. Due dottori dovrebbero confermare che il paziente abbia effettivamente la capacità di decidere se vivere o morire. Sarà uno dei due dottori a prescrivere la dose letale che metterebbe fine alla vita del paziente. Per avvalorare ancor di più il peso di questa battaglia, Lord Lloyd Webber racconta della vicenda di sua madre, pianista che a sua volta combatté, negli ultimi anni della sua vita, perché una legge di questo tipo venisse approvata: era all'inizio degli anni '90.

 

 

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