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Asap Rocky in carcere in Svezia, non serve l’intervento di Trump: “Tutti uguali davanti alla legge”

Non ci saranno sconti per Asap Rocky, il rapper americano detenuto da tre settimane in Svezia a seguito di un’aggressione avvenuta per strada a Stoccolma. Da settimane tiene banco il caso del cantante e nei giorni scorsi è intervenuto anche il Presidente americano Donald Trump che ha chiamato il Primo Ministro svedese.
A cura di Redazione Music
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ASAP Rocky (Getty Images)
ASAP Rocky (Getty Images)

Non ci saranno sconti per Asap Rocky, il rapper americano detenuto da tre settimane in Svezia a seguito di un'aggressione avvenuta per strada a Stoccolma. Da settimane tiene banco il caso del cantante e nei giorni scorsi è intervenuto anche il Presidente americano Donald Trump che ha chiamato il Primo Ministro svedese per tentare una soluzione diplomatica per far sì che il cantante potesse tornare in libertà: ad Asap Rocky – che è in arresto assieme a due persone del suo staff – , infatti, è stata negata la possibilità di uscire su cauzione per paura che possa abbandonare il Paese prima del processo.

Trump e la chiamata al primo Ministro svedese

In un tweet il presidente americano aveva spiegato di essere intervenuto in prima persona, anche a seguito di pressioni da parte del mondo musicale americano (da Justin Bieber a Kanye West e la moglie Kim Kardashian) che si stava lamentando delle possibili condizioni ‘inumane' nel quale verserebbe il cantante: "Ho telefonata al primo ministro svedese, il quale mi ha assicurato che il cittadino americano sarà trattato bene e in maniera equa. Gli ho anche assicurato che non era a rischio fuga e che avrei garantito personalmente per la sua cauzione". Il New York Times ha pubblicata una nota svedese in cui si conferma la chiacchierata amichevole e rispettosa ma si sottolineava che "in Svezia sono tutti uguali davanti alla legge e il Governo non tenta né tenterà di influenzare il procedimento giudiziario", mettendo un punto sulla questione. Il rapper e alcune persone del suo staff hanno aggredito due persone che li stavano seguendo per le strade di Stoccolma: in alcuni video pubblicati sul web si vedono il rapper e persone vicine chiedere a due ragazzi che li seguivano di lasciarli stare e poi dopo un po' si vede l'aggressione in strada, con il cantante che prende parte al pestaggio.

Nessun problema di razzismo

Pare anche che nessuno del team del cantante giocherà l'eventuale carta del razzismo, soprattutto dopo le parole del rapper G-Eazy, un rapper bianco che era stato arrestato proprio in Svezia per aggressione e possesso di cocaina ma che aveva passato una notte in carcere, pagato 9 mila dollari e tornato a casa. A TMZ fonti vicine al cantante hanno spiegato che sarebbe un suicidio: nessuno quindi dirà che Asap è dentro a causa del colore della sua pelle, perché questa cosa potrebbe creare non pochi problemi durante il processo dal momento che, ovviamente, tutti negano che possa esserci discriminazione nel giudizio di qualcuno: "Se dall'estero si suggerisse il contrario, le nostre fonti dicono che sarebbe un disastro".

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