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Arriva Noi, Loro e gli Altri, il nuovo disco di Marracash: anche Elodie in copertina

A sorpresa, Marracash annuncia il suo nuovo album con un’intervista in esclusiva per Rolling Stone, insieme a Elodie, Gué e il produttore Jacopo Pesce.
A cura di Vincenzo Nasto
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Se il podcast di "Persona", oltre a esplorare in tutte le sfumature e gli aneddoti che hanno portato alla costruzione disco, non avesse sottolineato anche una certa fretta di Marracash nel proporre nuova musica, ci sorprenderebbe la copertina di Rolling Stone e l'annuncio di un nuovo album prima della fine del 2021. Sono passati anni da quando la leggenda di Barona cantava "Sono il più rock, ma Rolling Stone non mi dà la cover" in "Will Hunting", bonus track di "Status", e nel frattempo Marracash aveva risolto già nel 2016, con quella in condivisione con Gué Pequeno in "Santeria" e per l'uscita di "Persona" nel 2019. Dopo due anni, la cover è ancora sua, e l'intervista rilasciata nel numero di novembre del magazine ha anticipato l'uscita di un nuovo progetto: non una seconda parte di "Persona" a quanto pare, ma uno strappo netto. A commentare con il rapper di Barona, l'amico di mille avventure Gué Pequeno (da pochi giorni solo Gué), la sua ex partner Elodie e il produttore discografico Jacopo Pesce, che ha accompagnato gli ultimi lavori di Marracash. Il nuovo progetto si intitola "Noi, Loro e gli altri" e uscirà il prossimo 19 novembre, a due anni da "Persona".

Mentre siamo tutti lì a girarci intorno, cercando di comprendere quale dei lavori hip hop possa essere il migliore degli ultimi 12 mesi, ecco che arriva il fulmine che squarcia il cielo. Marracash sembra essere ritornato in pole, anche senza aver minimamente pubblicato un singolo, men che meno un progetto intero, dal successo clamoroso di "Persona" nel 2019. A rivelarlo la rivista Rolling Stone, che ha deciso di dedicare la copertina al rapper di Barona, che nelle interviste all'interno, ha confessato di aver pronto il prossimo album che potrebbe uscire prima della fine del 2021. Una scelta che sorprende, e che cerca di raccontare i dettagli del nuovo progetto "Noi, loro e gli altri" attraverso tre figure fondamentali, oltre quella del rapper: la sua ex partner Elodie, il fidato Gué e il discografico Jacopo Pesce. Un progetto che si discosta quasi totalmente da "Persona" e che sembra raccogliere la sfida lanciata a Marracash dopo il successo dell'album: riuscire a trasferire quel tipo di conoscenza e narrazione di sé stessi nel racconto della società odierna. Niente di più difficile in teoria, se non avessimo davanti uno dei migliori liricisti contemporanei.

Già dalle prime parole di Marracash si riesce a capire quanto il cantante abbia speso emotivamente nel nuovo disco e di quanto esca fuori dal suo confine personale: "So che stanno tutti a guardare quello che farò ed è una bella sensazione e guarda per me la roba è veramente figa. Sento che nessuno di loro possa dire qualcosa su quello che ho fatto. Ci abbiamo messo tutto e il disco ha una sua qualità". Un progetto sofferto e che sembra aver messo di nuovo Fabio Rizzo, il vero nome di Marracash, nelle condizioni mentali per poter lavorare a un album: "lo non so quanta gente si chiude in casa per tre mesi, senza dormire, prendendo i sonniferi e combinando tutti i macelli che ho combinato io per fare un album, non lo so". Il discorso diventa ampio anche su ciò che il rap rappresenta in questo momento storico, anche a livello sociale: "La canzone rap si è gentrificata, il che ha creato dei cosplayer di rapper. Ormai il rapper è il nuovo tronista, è trendy. L'appropriazione culturale è proprio quella: impadronirti di un linguaggio che non ti sta a cuore, di cui non ti frega un cazzo, per ragioni puramente di business. Per me questo è grave". Un'altra metafora calcistica è la discussione sull'equilibrio tra talento e lavoro in questo mondo urban: "Secondo me io non sono più bravo degli altri però mi ci dedico di più. La gente pensa sia solo talento, ma è come per i calciatori, ti devi allenare continuamente". Alla fine del giorno, quando tramonta il sole, anche Marracash però ha la necessità di confrontarsi con una statistica quantitativa come le vendite e gli stream, e serenamente ammette di far parte di quel gioco, anche e più degli altri: "Sono competitivo, sono nel Matrix anche io: voglio riuscire in quello che faccio e ci tengo, voglio che la copertina sia bella, che il video spacchi, che il singolo vada numero uno in radio. Voglio quella cosa, perché voglio diffondere la mia roba".

Nel numero di Rolling Stone, anche Elodie è esterrefatta del lavoro e del percorso compiuto dal suo ex partner Marracash, con cui ha condiviso alcuni dei momenti di creazione di "Noi, loro e gli altri": "Il fatto di essere stata un'ispirazione per Fabio ha fatto sentire un'artista anche me. Sono davvero emozionata per il suo nuovo progetto: oltre a volergli bene come persona, lo stimo come artista. Il suo processo creativo e incredibile. Appena si sente toccato da una tematica, la approfondisce e si mette a scriverne, fino a sviscerarla nel profondo". Un approccio determinato alla conoscenza e alla ritrattazione delle verità assolute, un concetto che Marracash sembra aver legato anche a doppio filo anche con alcuni aspetti della società contemporanea: " È un uomo che combatte con la visione degli uomini che la società contemporanea ci impone: quella del machismo tossico, della super-efficienza, dell'insensibilità". Infine l'affetto che i due hanno vissuto sembra ancora sgorgare vivo dalle parole della cantante romana, che afferma quanto sia stato bello condividere questo nuovo viaggio: "Sono davvero emozionata: il suo è un lavoro complesso, a tratti anche faticoso e doloroso. Ad alcuni brani sono particolarmente legata, perché contengono parecchio del periodo che abbiamo vissuto insieme, e mi riempie il cuore poterne essere stata parte".

Più dettagli sul disco ci arrivano dalle parole del produttore discografico Jacopo Pesce, che ha curato negli anni passati i più grandi progetti urban del panorama italiano, tra cui "Famoso" di Sfera Ebbasta. Proprio sulla data d'uscita del progetto, il prossimo 18 novembre, in un annuncio che ha sorpreso tutti, si vedono somiglianze con il progetto del rapper di Cinisello, ma anche confronti con "Persona". Ma i legami con l'album precedente sono pochi, quasi zero, come rivela lo stesso Pesce: "Inizialmente l'idea era che fosse una specie di seguito o completamento di "Persona. Poi nel mondo è successo di tutto. E quindi, abbiamo deciso di ripartire da zero. Quello che avete davanti oggi è un disco completamente nuovo. E ti dirò, probabilmente è meglio cosi: senno c'era il rischio che si pensasse che stessimo buttando fuori un semplice repack di un disco di successo". Ad aumentare le aspettative del progetto, una sua affermazione su tutte: "A me il nuovo disco di Marracash sembra ancora migliore di quello precedente".

A suggellare uno dei rapporti più prolifici e affettuosi del rap italiano, quello tra Cosimo Fini e Fabio Rizzo, aka Gué e Marracash, sono arrivate le parole di Mr.Fini che celebrano il collega come il migliore nel gioco, anche per sua stessa ammissione: "Con Fabio non può esserci rivalità. Un po' perché, ogni volta che facciamo qualcosa insieme, viene percepita come un evento, un lavoro di squadra. E un po' perché, se devo essere onesto, mi tocca ammettere che in molte cose è stato più bravo di me. È riuscito a far riconoscere la sua musica come arte anche in ambienti culturalmente molto alti. Ce l'ha fatta grazie ad un'intelligenza di gran lunga superiore alla media, a una penna molto forte, a un talento eccezionale che finalmente con ‘Persona' tutti hanno visto. È un'impresa molto ardua, soprattutto in Italia. A me non è mai riuscita, forse perché sono sempre stato più controverso. Ho scelto di stare in un sottobosco di un certo tipo, cercandolo attivamente: visto dall'esterno il mio è senz'altro uno stile di vita poco edificante e riflessivo, cosa che ha fatto si che fossi spesso bollato come un rapper un po' superficiale". Una proclamazione che potrebbe sorprendere in un rap game in cui l'autodeterminazione di sé stessi è alla base della costruzione del proprio personaggio, ma che certifica ancora una volta che i maestri del gioco supportano l'un l'altro: "Insomma, per tutti questi motivi, per me non c'è gara: tra noi due, ha vinto lui. E tutta la vita che vuole dimostrare che un ragazzo di quartiere può essere un intellettuale, uno scrittore e un poeta, e ce l'ha fatta, nonostante tutti i suoi demoni". Non solo musica, perché non è stata quella ad avvicinarli da poco più che adolescenti, ma un'amicizia nata nei licei e nel disastroso mondo del lavoro giovanile, in cui i due erano invischiati dopo la fine della scuola dell'obbligo: Prima di riuscire a mantenerci con la musica, e ci è voluto parecchio prima che ci riuscissimo, abbiamo fatto un sacco di lavori sfigatissimi insieme. I centralinisti in un call center, i magazzinieri, i rimpiazzi dei rimpiazzi tramite le agenzie interinali, e pure un paio di mestieri che sarebbe meglio non citare in questa sede. Una volta ci eravamo messi in testa di entrare nel business della telefonia mobile vendendo cellulari, e ricordo che ci avevano fatto fare una specie di test distopico per capire se eravamo adatti al ruolo. Le domande erano talmente assurde che ci siamo presi malissimo e siamo scappati coi fogli del questionario, e questi hanno cominciato a cercarci e a minacciarci perché avevamo sottratto documenti riservati.

La tracklist di "Noi, Loro, gli Altri"

01. LORO

02. PAGLIACCIO

03. ∞ LOVE (feat. Guè)

04. IO

05. CRAZY LOVE

06. COSPLAYER

07. DUBBI

08. LAUREA AD HONOREM (feat. Calcutta)

09. NOI

10. NOI, LORO, GLI ALTRI SKIT

11. GLI ALTRI (Giorni Stupidi)

12. NEMESI (feat. Blanco)

13. DUMBO GETS MAD SKIT

14. CLIFFHANGER

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